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martedì 10 dicembre 2024

DISINCANTATO — il Blog di Adolfo Santoro

Adolfo Santoro

Vivo all’Elba ed ho lavorato per più di 40 anni come psichiatra; dal 1991 al 2017 sono stato primario e dirigente di secondo livello. Dal 2017 sono in pensione e ho continuato a ricevere persone in crisi alla ricerca della propria autenticità. Ho tenuto numerosi gruppi ed ho preso in carico individualmente e con la famiglia persone anche con problematiche psicosomatiche (cancro, malattie autoimmuni, allergie, cefalee, ipertensione arteriosa, fibromialgia) o con problematiche nevrotiche o psicotiche. Da anni ascolto le persone in crisi gratuitamente perché ritengo che c’è un limite all’avidità.

Parte zoppicando il nucleare di IV generazione

di Adolfo Santoro - sabato 09 novembre 2024 ore 09:00

Foto di archivio

Risate osservate all’interno di un gruppo di yoga della risata: Trump ha vinto le elezioni (Grandi risate) … e se avesse vinto le elezioni la Harris? (Grandi risate) … come a dire Se non è zuppa è pan bagnato!

Ma meritano grandi risate anche altre iniziative del Potere! Ad esempio, il nucleare di quarta generazione!

L’azienda - la Ultra Safe Nuclear Corporation, che sta sviluppando i Micro Modular Reactor (MRR) – è fallita: il tribunale del Delaware ha disposto la vendita supervisionata dell’azienda. Gli MRR sono sistemi nucleari da 1,5-15 MW, ancora più piccoli dei più noti Small Modular Reactor (SMR), che, invece, dovrebbero avere potenze tra 50 e 300 MW.

Ma neanche gli SMR godono buona salute! È fallita anche l’americana NuScale, una delle aziende più progredite sugli SMR ed i suoi stessi finanziatori le hanno fatto causa per false comunicazioni sociali. I costi del progetto NuScale, infatti, già sulla carta avevano raggiunto i livelli esorbitanti registrati per i due reattori della Toshiba-Westinghouse AP1000 di Vogtle negli Usa … altro caso di fallimento economico del nucleare, spiega Giuseppe Onufrio, fisico e direttore esecutivo di Greenpeace Italia.

Altro fallimento nella ricerca sul nucleare innovativo è stato quello del progetto Nuward di EDF, cui collaborano anche Ansaldo Energia e Ansaldo Nucleare. Queste ultime, con Enel e Leonardo, stanno preparando la newco italiana con partnership tecnologica straniera per produrre a breve i reattori di terza generazione di cui parla il Ministero dell’Ambiente, che ha dato come obiettivo del Piano Energia e Clima la produzione fino al 20% del fabbisogno elettrico al 2050 tramite nucleare, 140 TWh. Con l’opzione SMR e con potenze di 100-300 MW, il numero di reattori da installare in Italia potrebbe andare da 58 a 175, ma, per diventare economicamente competitivi rispetto al nucleare convenzionale, ne occorrerebbero diverse centinaia o qualche migliaio, il che è semplicemente assurdo dal punto di vista economico. 

A marzo 2024 nel mondo erano in funzione 415 reattori commerciali. Per gli SMR non c’è ancora un solo prototipo nell’Occidente e ce ne sono solo un paio tra Russia e Cina. E sappiamo che nel nucleare occorrono anni per passare alla fase commerciale; passaggio che per altro non è detto avvenga, come ci insegna la storia del Superphenix, un altro clamoroso fallimento nucleare, osserva Onufrio.

Ci sono, infatti, un’ottantina di progetti SMR diversi allo studio, ma pochissimi sono i prototipi funzionanti: in Russia c’è una coppia di reattori di seconda generazione da 35 MW (la centrale galleggiante di Akademik Lomonosov) e, in Cina, è attivo dal 2021 un altro SMR di quarta generazione. In entrambi i casi ci sono stati costi tra il triplo e il quadruplo del previsto. Uno in costruzione in Argentina ha già registrato costi otto volte superiori al previsto. Due altri prototipi commerciali invece sono da pochissimo entrati in funzione in Cina, con tecnologia pebble bed, ha aggiunto Onufrio.

Questa analisi è confermata dal libro Small Isn't Beautiful, the Case against Localism, scritto da Trevor Latimer (Rowman & Littlefield Publishers), in cui si evidenzia che 1) per abbassare i costi si abbassano anche i livelli di sicurezza, 2) sono discutibili i dati sul rapporto costi/benefici. La Stanford-led research finds small modular reactors will esacerbate challenges of highly radioactive nuclear vaste, una ricerca della Stanford University effettuata da Mark Shwartz e pubblicata il 30 marzo 2022, afferma che gli SMR producono più rifiuti radioattivi degli impianti tradizionali. Permangono i problemi delle scorie nucleari, dei rischi d’incidenti e del fine-vita e dismissione degli impianti (bisogna tener presente che in Italia ci sono già grossi problemi per gli impianti a bassa/media attività... figuriamoci i problemi per impianti ad alta attività che utilizzano neutroni veloci, quali quelli SMR!).

Tutte le principali soluzioni SMR, dal 2015 al 2023, hanno visto impennarsi tempi e costi previsti e chi vuole documentarsi può leggere il rapporto Small Modular Reactors: Still too expensive, too slow and too risky dell’International for Energy Economics and Financial Analisys al seguente link.

Nonostante ciò, i tre furbacchioni dell’imprenditoria del nucleare italiano - Edison, Ansaldo Nucleare e TEHA Group (The European House – Ambrosetti) manipolano i dati:

  1. paragonano il costo di una soluzione che c’è già – il fotovoltaico – con una tecnologia realizzabile tra un decennio e più;
  2. mentono sulla capacity factor per il nucleare al 95% a piena potenza, mentre solitamente si assume di solito un fattore di capacità dell’80%;
  3. i vantaggi propagandati di riduzione dei costi di costruzione, di montaggio e smaltimento rispetto ai reattori nucleari non Small si rivelano una grossolana bufala.

Il fotovoltaico con batterie costa, a conti fatti, molto, ma molto meno! L’ultimo report sui Costi Livellati dell’Elettricità (Levelized Cost of Electricity o LCOE) del Fraunhofer Institute documenta che per la Germania i costi vanno dalla metà ai 2/3 rispetto alle valutazioni dei rapporti di TEHA. In Italia il fotovoltaico è avvantaggiato, inoltre, da un 20-30% di radiazione solare in più, anche se in Italia c’è un ritardo nei costi di sviluppo e nella regolarizzazione di edifici ed impianti. Le batterie, infine, tendono a costare sempre meno.

Una grande risata merita anche il presidente di Confindustria che ha proposto di installare i MRR, come se di morti da lavoro in Italia ce ne fossero pochi! Landini tenga conto anche di questa assurda proposta nelle motivazioni dello sciopero generale!

Mentre mi scuso per il taglio forse troppo tecnico di questo scritto, la conclusione è: ci stanno fregando anche con il nucleare Small! E senza vasellina! A buon intenditor poche parole!

Adolfo Santoro

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