Nuvole strane
di Blue Lama - domenica 16 giugno 2024 ore 00:05
Il 12 Giugno ha calamitato l'attenzione di migliaia di toscani la strana nuvola che vedete nella foto qui sotto, fotografatissima dalla piana di Firenze, Prato e Pistoia fino all'Appennino modenese. A molti ha ricordato un'astronave e, in effetti, quei dischi affastellati uno sull'altro rievocavano famose navi spaziali della filmografia mondiale, da E.T. in poi. I metereologi del Lamma si sono affrettati a spiegare che si trattava di un altocumulo lenticolare, quindi di una nuvola dalla forma inusuale ma ben classificata. E soprattutto formata, come tutte le nuvole, da vapore acqueo di origine assolutamente terrestre.
A titolo personale, la nuvola più strana che ho visto stava sorvolando, il 19 Agosto del 2022, il cielo di Boston, negli Stati Uniti. Mio marito ed io la fotografammo davanti al Museum of Fine Arts, nel quartiere di Fenway.
A rendere la nuvola bostoniana ancora più speciale fu il fatto che aveva la forma di una lettera "E" maiuscola, guarda caso l'iniziale del mio nome di battesimo.
Quella nuvoletta ci mise allegria e quindi la interpretammo come un segnale di buon auspicio. Poco dopo, a sorpresa, riuscimmo ad acquistare due biglietti per il concerto di Lady Gaga che si teneva quella sera stessa nel vicino Fenway Park, il campo da baseball piú amato d'America. Biglietti risultati introvabili sul web nei mesi precedenti a meno di non sborsare cifre scandalose.
Cosa c'entra una nuvola a forma di "E" con Lady Gaga? Ovviamente niente ma ci sembró una felice coincidenza l'aver visto quella nuvola e subito dopo aver deciso di andare, anche senza biglietto, fino all'ingresso del Fenway Park, scoprendo cosí che c'erano ancora posti liberi a prezzi accettabili.
Buoni auspici immaginari a parte, a volte le nuvole, pur avendo un bellissimo aspetto, non sono affatto un segno positivo. E non sto parlando di quelle gonfie e scure che annunciano l'arrivo di una tempesta come nella foto qui sotto, scattata a Istanbul l'8 Gennaio scorso.
L'altocumulo lenticolare che ci ha tanto entusiasmanto pochi giorni fa, ad esempio, è spesso associato alla formazione di una pericolosa onda orografica: l'aria procede con un andamento ondulatorio - fasi ascendenti alternate a fasi discendenti - e, dopo aver superato una montagna, puó formare turbolenze e vortici ad alto rischio per gli aerei in volo, soprattutto se di piccole dimensioni.
Nell'ultimo libro di Paolo Giordano, "Tasmania", uno dei protagonisti è l'esuberante professor Novelli, uno studioso che descrive con straordinaria efficacia complessitá e funzioni delle nuvole, da quelle "che trattengono l'umiditá e aumentano il surriscaldamento del pianeta" a quelle "che riflettono la luce e quindi lo raffreddano". Ma soprattutto spiega come il comportamento delle nuvole sia uno specchio del livello sempre piú insostenibile dell'inquinamento della Terra. Un libro aperto sopra le nostre teste.
Leggere "Tasmania" mi ha letteralmente aperto un nuovo orizzonte di consapevolezza e, da allora, guardo le nuvole con occhi diversi. Non dico che diffido di quelle che hanno una forma inconsueta ma di sicuro mi faccio qualche domanda sulla loro origine e il loro significato.
A proposito, il professor Novelli liquida con due parole anche la faccenda delle "scie chimiche" che appaiono nel cielo dopo il passaggio di un aereo: "Condensazione. Aria calda che si raffredda rapidamente. Nessun mistero". Semplice. Chiarissimo.
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Blue Lama