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Ucraina, Crosetto “Ipotesi art.5 non è incompatibile con Volenterosi”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ molto positivo ciò che è accaduto a Washington. Intanto perchè a tutti, anche agli americani, è sempre più chiara la realtà sul campo. E poi perchè gli europei si sono coordinati, hanno costruito una linea comune e deciso di percorrerla tutti assieme. Non mi sembra poco”. Così, in un’intervista a la […]



ROMA (ITALPRESS) – “E’ molto positivo ciò che è accaduto a Washington. Intanto perchè a tutti, anche agli americani, è sempre più chiara la realtà sul campo. E poi perchè gli europei si sono coordinati, hanno costruito una linea comune e deciso di percorrerla tutti assieme. Non mi sembra poco”. Così, in un’intervista a la Repubblica, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, dopo il summit sulla situazione in Ucraina fra il presidente americano Donald Trump, quello ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei. “Ora – osserva – si fa sempre più strada l’ipotesi di Meloni su un meccanismo basato sull’articolo 5. E’ una delle possibili soluzioni e non è incompatibile con quella dei Volenterosi. Si possono realizzare entrambe”. Crosetto spiega che “è un impegno di sicurezza che si assumerebbero le nazioni. L’idea di Meloni è che possa essere la Nato – come alleanza difensiva – ad assicurare a un Paese esterno come l’Ucraina la sua protezione. In alternativa, potrebbero impegnarsi a farlo singole nazioni. Si sceglierà il meccanismo migliore. Di certo, con la Nato, si garantirebbe una deterrenza superiore”. Sul perchè Putin dovrebbe accettare una sorta di Nato bis ai suoi confini, il ministro dice: “Perchè l’Ucraina non entrerebbe nella Nato, con tutto ciò che comporta esserne membro. La Nato interverrebbe solo per difendere da un’aggressione”. Quanto alla possibilità di inviare truppe di volenterosi sul terreno e la posizione dell’Italia, Crosetto aggiunge: “Quando ci saranno tutte le condizioni, decideremo cosa fare. Ad oggi la proposta sul campo che ha più peso è quella di Meloni. La partecipazione dell’Italia al tavolo di Washington non era scontata. E penso sia più un riconoscimento a Giorgia, che al Paese”.(ITALPRESS).-Foto: Ipa Agency-

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