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Attualità venerdì 27 luglio 2018 ore 10:57

Nuove soluzioni per risolvere il problema casa

Otto appartamenti sociali come risposta ai percorsi di autonomia. Assegnati a giovani coppie, nuclei monogenitoriali, diversamente abili e anziani



GREVE IN CHIANTI — Autonomia e socialità, due valori da coltivare sotto lo stesso tetto. Il Comune di Greve in Chianti sperimenta nuove soluzioni abitative con l’obiettivo di moltiplicare le opportunità che investono sulla creazione di progetti di vita comune orientati all’inclusione e all’indipendenza. Giovani coppie, nuclei monogenitoriali, diversamente abili, anziani

Ai bisogni delle fasce sociali più deboli e intente ad avviare un nuovo percorso di convivenza è rivolto il progetto innovativo del comune che ha deciso di destinare gli otto appartamenti, situati in via della Fratellanza, a Greve in Chianti, di cui è proprietario. 

Non si tratta di alloggi Erp, ma di appartamenti di piccole dimensioni con finalità sociali che potranno essere assegnati ai cittadini in base ai requisiti definiti e richiesti dal bando che uscirà entro l’anno. L’importante passaggio che si è verificato ieri nella sala del Consiglio comunale è l’approvazione del regolamento che individua le norme di assegnazione del complesso residenziale situato in prossimità del Presidio Socio-Sanitario, della Rsa Rosalibri, del Servizio di emergenza 118 e della stazione dei Carabinieri. Gli appartamenti potranno essere destinati ad enti pubblici, associazioni, fondazioni e cittadini.

"Il nostro obiettivo – ha dichiarato il sindaco Paolo Sottani – è quello di favorire la creazione di percorsi di integrazione, inclusione e autonomia con l’assegnazione di otto appartamenti, sei dei quali a canone ridotto”. 

Il Comune stipulerà un contratto di locazione con le diverse categorie di assegnatari, ad eccezione delle associazioni che riceveranno gli alloggi in comodato d’uso gratuito. “L’intento - prosegue il sindaco - è quello di dare un supporto e offrire una mano concreta a coloro che si approcciano ad una nuova fase della vita, sto pensando in particolar modo alle giovani coppie, stimolate ad intraprendere un percorso di indipendenza che potranno acquisire nel corso degli anni grazie a questa forma di intervento”. 

Il Comune ha già definito anche la suddivisione degli appartamenti. “Due saranno destinati – aggiunge l’assessore alle Politiche sociali Cristina Faini - a nuclei monoparentali, costituiti da un genitore con figli, altri due potranno essere utilizzati da fondazioni o associazioni che operano nel campo della disabilità dove poter realizzate esperienze di vita autonoma e indipendente, due saranno indirizzati a persone anziane che versano in condizioni di difficoltà economica e precarietà e altri due saranno assegnati a giovani coppie, legate dall'intento di realizzare progetti di vita comune”.


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