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venerdì 19 dicembre 2025

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

​Buone Feste!

di Federica Giusti - venerdì 19 dicembre 2025 ore 08:00

Eccoci arrivati al classico momento in cui ci facciamo gli Auguri per queste imminenti Festività.

Ma davvero a Natale siamo tutti più buoni? È davvero per tutti il periodo più bello dell’anno?

Beh, ovviamente no!

Ed è questo il motivo per cui, in questo momento dell’anno, molte difficoltà relazionali, emotive, lavorative, emergono più forti che mai.

Le feste di fine anno sono spesso raccontate come un tempo di gioia, calore e condivisione. Ma dal punto di vista psicologico, questo periodo è molto più sfaccettato di quanto le luci e le canzoni suggeriscano. Tra aspettative elevate, bilanci personali e relazioni familiari intense, le feste diventano un vero e proprio laboratorio emotivo.

Uno degli aspetti più rilevanti dal punto di vista psicologico è il carico di aspettative che accompagna le festività. Quando l’esperienza reale non coincide con l’ideale, possono emergere frustrazione, senso di inadeguatezza o tristezza. Ridimensionare le aspettative è spesso un primo passo verso un vissuto più autentico delle feste. E spesso le aspettative si fanno importanti perché si ha come la sensazione che ci manchi il tempo per realizzarle, come se tutto dovesse accadere di qui al 31/12, ma non è così!

Le festività aumentano il tempo trascorso con la famiglia. Questo può essere una risorsa, ma anche una fonte di stress, e in studio questa tematica, nelle ultime settimane, è emersa spesso e volentieri. Mettere confini, i paletti come li chiamo io, prendersi spazi personali e accettare che non tutto debba funzionare perfettamente è psicologicamente sano.

E poi c’è la fine dell’anno con il famoso bilancio. Una gara con i nostri buoni propositi decisi 12 mesi prima, che spesso ci trova in perdita più che in vantaggio. E allora? È davvero così importante corrispondere ad un modello che avevamo deciso 365 giorni fa? Che non considera dei nostri vissuti in questo periodo? Un approccio più equilibrato prevede di non fermarsi alla sola valutazione degli obiettivi ma avere anche un atteggiamento compassionevole verso se stessi, riconoscendo i propri sforzi e i propri limiti.

Le feste possono non essere fonte di gioia e leggerezza. Anzi. Si potrebbe provare tristezza o solitudine e non non è né raro né patologico. Normalizzare queste emozioni è fondamentale per un benessere psicologico autentico.

Che queste feste possano essere vissute come un momento di ascolto di sé, con meno "dovrei" e più "posso". Ci vediamo a gennaio su queste pagine, mi prendo una pausa anche io, così da trascorrere il tempo con i miei affetti più cari, concedermi il momento per la gioia ma anche quello per la tristezza e la mancanza, che in questo periodo si fa più intensa, e chissà, qualche buon libro, qualche film sul divano, un po' di cioccolata calda da sorseggiare davanti al camino.

Ad ognuno ciò che lo fa sentire bene!!!

Auguri di cuore!

Federica Giusti

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