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Attualità mercoledì 05 ottobre 2016 ore 10:16

Imparare l'inglese con lo studio del Chianti

Un progetto promosso dalle scuole chiantigiane sostenute dal Ministero per il potenziamento della lingua inglese attraverso lo studio del Chianti



SAN CASCIANO — Lo studio del Chiantishire, le tipicità, le risorse storico-artistiche e paesaggistiche di una delle aree di campagna più amate al mondo, diventa un modello di internazionalizzazione per gli studenti del territorio. I ragazzi del Chianti migliorano le loro competenze di inglese attraverso un approfondimento culturale del luogo in cui vivono. 

Si chiama Chianti Life Inspiring Learning ed è il progetto, promosso da sette scuole del Chianti, selezionato e sostenuto dal Ministero nell'ambito di un bando pubblico, finalizzato al potenziamento delle conoscenze della lingua straniera delle scuole primarie delle rete chiantigiana coordinata dall’Istituto comprensivo di San Casciano. 

“Le scuole della rete – spiega il dirigente scolastico di San Casciano Marco Poli - intendono potenziare le competenze in lingua straniera degli alunni con la metodologia Clil, ritenuta particolarmente efficace per l’acquisizione e il consolidamento delle competenze e per veicolare conoscenze di discipline non linguistiche”. 

Nello specifico il progetto affronta una serie di tematiche connesse al territorio sul quale insistono le scuole della rete. 

“Il Chianti - spiega il dirigente scolastico Poli – come territorio di grande interesse sia dal punto di vista storico, artistico, paesaggistico e culturale diventa uno strumento ispiratore per l’individuazione di molteplici spunti e attività formative da realizzare nelle classi attraverso la lingua inglese”. Il progetto prevede l’utilizzo di nuove tecnologie, metodologie didattiche di laboratorio, produzione di materiali digitali da diffondere su un portale web appositamente predisposto. 

Le scuole coinvolte sono gli Istituti comprensivi di San Casciano, Giovanni Verrazzano di Greve, Don Milani di Tavarnelle, Antonino Caponnetto e Teresa Mattei di Bagno a Ripoli, Primo Levi di Impruneta. Il progetto prevede percorsi diversi nei vari istituti su alcune tematiche che mirano ad educare ad un approccio multiculturale e multidisciplinare al sapere. 

“Il valore del progetto – commenta l’assessore alla Pubblica Istruzione Chiara Molducci – è molteplice, l’obiettivo è quello di approfondire la conoscenza del territorio nel quale vivono gli studenti, il Chianti; attraverso la lingua Inglese, è possibile incentivare la cooperazione tra scuole dello stesso territorio e tra docenti di discipline diverse, imparare a condividere risorse e competenze, incrementare i momenti di condivisione e co-progettazione”. L’area è caratterizzata dalla presenza di alunni provenienti da vari paesi (Nord Africa, Romania, Albania). “Tale contesto pluriculturale e multietnico - conclude il dirigente scolastico - si traduce in un’esperienza di arricchimento e maturazione per una convivenza basata sulla cooperazione, lo scambio e l’accoglienza delle diversità considerati come valori e come opportunità di crescita”.


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