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Attualità mercoledì 18 settembre 2019 ore 16:17

Le buone prassi di inclusione lavorativa

Una giornata dedicata al tema dell’inclusione lavorativa con le testimonianze di alcuni richiedenti asilo del progetto Siproimi



SAN CASCIANO — Buone prassi per favorire processi di sviluppo sostenibile e non di sfruttamento. E' questo il tema che sarà affrontato venerdì 20 settembre  nel corso di una giornata dedicata al tema dell’inclusione lavorativa con le testimonianze di alcuni richiedenti asilo e rifugiati del progetto Siproimi.

“La chiave per uscire dallo sfruttamento e dalla brutalità degli schiavisti - commenta il sindaco Roberto Ciappi-  è l’economia civile, la rete di cooperazione tra istituzioni, organizzazioni non profit e soggetti privati”.

"Secondo i dati rivelati dall’Istituto di previdenza nazionale - sottolinea il Comune in una nota- nell’ultimo biennio 2016-2018, il fenomeno del caporalato è cresciuto fino a registrare 93.700 rapporti di lavoro fittizi in agricoltura. Questi i casi accertati per un sistema sempre più diffuso nelle regioni del sud, ma anche al centro e al nord, che si identifica in una forma di schiavitù contemporanea. Il caporalato incatena migliaia di braccianti alle campagne italiane relegandoli in una condizione di marginalità, vulnerabilità e fatica. Cosa fare per combatterlo, per contrastare lo sfruttamento lavorativo e difendere i diritti e la dignità dei lavoratori? Un’economia civile accompagnata da buone pratiche realizzate nel segno della sostenibilità ambientale e sociale è possibile".

"Il Comune di San Casciano, Oxfam Italia e il Sistema Centrale Siproimi -prosegue la nota-  provano a dare delle risposte fornendo dei modelli di inclusione sociale e lavorativa, capaci di depotenziare quella che è diventata una vera e propria piaga sociale: il lavoro irregolare correlato nella maggior parte dei casi del fenomeno della criminalità organizzata". 

E’ il tema che ruota intorno all’iniziativa, in programma venerdì 20 settembre dalle ore 10, “Diritti, lavoro integrazione, buone prassi di accoglienza e di inclusione lavorativa”, articolata in due momenti.

La mattina, all’auditorium ChiantiBanca (piazza Arti e Mestieri 1), è prevista una tavola rotonda moderata da Giorgia Ceccarelli di Oxfam Italia alla quale interverranno amministratori pubblici, esponenti politici, docenti universitari, legali, rappresentanti delle organizzazioni sindacali, esperti di risorse umane nel settore agricolo e alcuni richiedenti asilo e rifugiati del progetto Siproimi di San Casciano che testimonieranno la loro esperienza. 

Alle 19.30 l’iniziativa si sposterà nell’arena entro le mura (via Lucardesi, 8) per una serata di musica e teatro. 
“L’iniziativa vuole proporre un’occasione di confronto – dichiara l’assessore alle Politiche per l’integrazione Consuelo Cavallini - sul sistema dell’accoglienza e dell’integrazione lavorativa di cittadini stranieri e in particolar modo di richiedenti asilo / rifugiati nel tessuto economico e sociale del nostro paese. Proveremo ad approfondire esempi e buone pratiche di inclusione sociale, con un’attenzione particolare agli strumenti e alle azioni necessarie a favorire un’economia di relazione reciproca e non di sfruttamento”.

“La chiave per uscire dallo sfruttamento e dalla brutalità degli schiavisti – aggiunge il sindaco Roberto Ciappi - che annulla l’identità dei braccianti stagionali, privi degli strumenti necessari ad inserirsi legalmente nel tessuto sociale, come la conoscenza della lingua, il permesso di soggiorno, costretti ad una vita emarginata, è la costruzione di una rete di cooperazione tra istituzioni, organizzazioni non profit, soggetti privati. Occorre attivarsi insieme per stimolare la valorizzazione delle risorse dei braccianti, il loro senso di appartenenza alla comunità e la loro autonomia. Chi si sente parte di un gruppo è meno solo e non sente la paura”.

“Crediamo che l’integrazione dei richiedenti asilo debba passare attraverso opportunità di formazione professionale, che proceda in parallelo ad una sempre maggiore consapevolezza sui loro diritti – conclude il direttore dei Programmi di Oxfam in Italia, Alessandro Bechini – si tratta di un circolo virtuoso che, soprattutto attraverso il sistema Sipromi non solo può consentire un inserimento positivo delle persone in accoglienza nella nostra società, ma allo stesso tempo può divenire cruciale perché possano sfuggire allo sfruttamento lavorativo in agricoltura, così come in altri settori. E’ un lavoro che, come Oxfam, portiamo avanti ogni giorno e credo che questa giornata sarà un’occasione importante anche per i richiedenti asilo che parteciperanno per essere ancora più consapevoli”.


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