Attualità martedì 20 giugno 2017 ore 11:02
I migranti diventano libri da sfogliare

Libri che parlano con le storie degli ospiti del centro di accoglienza di San Casciano. Sarà il focus nella Giornata Internazionale del Rifugiato
SAN CASCIANO — Una persona speciale, una storia vera, una vita da sfogliare e raccontare. Ogni giovane migrante del gruppo degli ospiti del centro di accoglienza di San Casciano si aprirà come un libro condividendo le proprie esperienze, i propri ricordi e le proprie speranze per il futuro. Non un volume come tanti, accostati ad altri, che attendono di essere scelti e estrapolati da uno scaffale che li classifica in base all’argomento e alla disciplina di riferimento, ma un libro con un nome, un’identità, una storia umana che si accende di luce propria attraverso l’esperienza reale e diretta raccontata dai migranti. In occasione della Giornata internazionale del Rifugiato negli spazi della biblioteca comunale di via Roma e dell’arena entro le mura apre i battenti la Biblioteca Vivente, organizzata dal Comune, Oxfam e dall’associazione Limo, in collaborazione con Forum Cittadini Insieme e Centro del Riuso. L’iniziativa prenderà piede martedì 20 giugno dalle ore 18 alle ore 20.
“Il messaggio è chiaro – commenta l’assessore alle Politiche per l’integrazione Consuelo Cavallini - la conoscenza tra popoli e culture diverse deve avvenire in un clima di apertura, sensibilità e accoglienza, al contrario dobbiamo prendere le distanze dalla cattiva abitudine di giudicare le persone a prima vista, come si tende a fare con i libri in cui sovente sono le copertine ad influenzare la nostra idea sul valore del contenuto. Nella libreria umana invitiamo tutti ad andare oltre le apparenze, a non fermarsi alla superficie delle cose ma conoscere, comprendere, condividere. E’ così che impariamo a non avere paura di ciò che è diverso ma a riconoscerlo come strumento di arricchimento, una risorsa sociale e culturale per la comunità”.
Tra le sale lettura di San Casciano i migranti, una decina tra i giovanissimi ospiti africani, gestiti dalla cooperativa Oxfam per conto della Prefettura, si trasformeranno in libri viventi da ascoltare. Ognuno di loro si metterà a disposizione dei lettori e al posto delle pagine si potranno sfogliare episodi di vita vissuta attraverso le voci, i sentimenti, le emozioni dei protagonisti, consapevoli di partecipare ad un’operazione culturale contro il pregiudizio e lo stereotipo.
Il concetto di Human Library è nato a Copenhagen in Danimarca, da un’idea di Ronni Abergel. L’idea è stata esportata in circa 70 paesi in tutto il mondo. Dal 2003, l’Human Library è stata riconosciuta dal Consiglio d’Europa come buona prassi perché all’intolleranza risponde con la comprensione.
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