Cultura domenica 26 giugno 2016 ore 15:30
La guerra in terzine dantesche

All'evento saranno presenti il sindaco di Greve Paolo Sottani,la curatrice Monica Ciampoli, Andrea Gigliotti, Leonardo Losappio, Matteo Morandini
GREVE IN CHIANTI — Il sommo poeta noto anche in trincea, tra i soldati del primo conflitto mondiale.
E' a Dante che Ottavio Martini (1885-1964), contadino originario di Lucolena, si ispirò nella composizione del proprio diario, scritto negli anni della Grande Guerra.
La prima testimonianza italiana in cui un soldato racconta la drammaticità e la precarietà della vita di trincea, di una esistenza appesa perennemente ad un filo, gridando la propria sofferenza in versi endecasillabi, suddivisi in terzine dantesche. Il profilo umano del soldato e il profondo significato storico di questo capolavoro letterario affiorano dal passato grazie al ritrovamento del manoscritto da parte di una lontana parente, la nipote Monica Ciampolini che decide di valorizzare e rendere noto un importante tassello del patrimonio culturale della memoria italiana con la pubblicazione in un unico volume di due poemi di Ottavio Martini: "Il tramonto del sole" e "L'ultimo addio".
I testi raccontano gli orrori della guerra vissuti dal protagonista in prima linea sul Carso, la degenza in ospedale e il dolore immenso per la morte, a causa dell'influenza spagnola, della amata moglie Assuntina.
La presentazione del volume domenica 26 Giugno alle ore 17 in piazza del Castello a Lucolena, si è tradotta in un'operazione culturale di ampio respiro in occasione del centenario della prima guerra mondiale.
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