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Attualità lunedì 26 aprile 2021 ore 16:49

Sgombero del centro diurno ma volontari non cedono

Una questione di "inagibilità dei locali" è alla base di una richiesta di trasferimento fatta dalla Asl Centro ma rifiutata dalla Cooperativa



IMPRUNETA — L'Azienda sanitaria Toscana Centro ha annunciato l'intenzione di sgomberare la struttura che ospita il Centro diurno di via delle Rose, a Impruneta, ma la Cooperativa Le Rose che gestisce l'attività socio-educativa ha rifiutato di consegnare le chiavi dopo avere respinto le proposte alternative presentate da parte della Asl.

Si tratta di un centro diurno educativo, didattico e culturale per persone disabili che hanno superato l’obbligo scolastico.

L’Azienda sanitaria ha reso noto che non è arrivata a conclusione la trattativa con la Cooperativa Le Rose di via Quintole delle Rose a Impruneta “Siamo amareggiati da questo atteggiamento e dalle accuse ingenerose di queste settimane - ha detto Paolo Morello Marchese, direttore generale della Asl Toscana centro - Da parte dell’Azienda sanitaria non c’è alcuna volontà di sfrattare nessuno. Piuttosto siamo tutti impegnati affinché l’esperienza socio educativa che coinvolge queste persone, possa continuare e nel modo migliore. C’è tuttavia una questione di inagibilità dei locali che dobbiamo risolvere con soluzioni congrue che al momento la Cooperativa ci impedisce di trovare”.

Le proposte di soluzione sono state messe per iscritto in una bozza di protocollo tra la Asl e le altre istituzioni del territorio, le Società della Salute di Firenze, fiorentina nord ovest e fiorentina sud est e i comuni interessati di Firenze, Impruneta, San Casciano e Fiesole e consegnata nelle scorse settimane alla Cooperativa Le Rose. Si prevedono soluzioni immediate dal punto di vista della sicurezza, dal momento che nel verbale di sopralluogo della Asl del 7 Aprile scorso, si parla di “condizioni di carente sicurezza impiantistica e strutturale in cui versa il fabbricato”.

E' stata indicata la possibilità per la Cooperativa di rimanere nella struttura ma in sicurezza e cioè utilizzando lo spazio chiuso della tinaia, l’unico agibile, oltre a un ampio spazio all’esterno. Da parte della Asl è stata prospettata la possibilità per le persone di utilizzare gli spazi mensa e un’ampia parte dell’immobile dell’Associazione Pax Christi che si trova a pochi minuti di distanza da via Quintole, sulla stessa strada. La Asl avrebbe messo a disposizione un servizio di trasporto dei ragazzi da una sede all’altra a sue spese oltre a un eventuale rimborso per l’utilizzo dei locali dell’Associazione.

“Abbiamo fatto trattative molto lunghe - ha aggiunto Simone Naldoni direttore di zona e della Società della Salute sud est - Con sorpresa ci siamo visti rifiutare ogni proposta. Le persone sarebbero potute rimanere in locali agibili della struttura, in più c’era la possibilità di una soluzione aggiuntiva e non sostitutiva e la proposta di un contratto efficace. Ma non volendo restituire le chiavi dei locali, di fatto la Cooperativa dimostra di non voler aderire alla trattativa”.

Del caso si è occupata la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Silvia Noferi “In tutti questi anni il personale e i volontari della Cooperativa sono stati abbandonati a loro stessi, in forza di un contratto di affitto agrario di un casale con annesso terreno, di proprietà dalla ASL Toscana Centro nel Comune di Impruneta, che hanno curato, ristrutturato alla bene e meglio e reso un ambiente piacevole per accogliere, divertire ed educare ragazzi con gravi handicap. L’imponente documentazione tecnica presentata dai tecnici incaricati dalla ASL mostrano una serie di criticità dell’immobile che può e deve essere ristrutturato, ma non sfrattando la Cooperativa dalla sera alla mattina senza dare una sede alternativa e nemmeno proponendo un prefabbricato appoggiato nel campo. È importante dare tempi certi sui tempi in cui la Cooperativa Le Rose e i suoi ragazzi potranno rientrare nella colonica una volta ristrutturata per poter creare un clima di fiducia e condivisione fra Istituzioni, Operatori, Volontari e Persone Fragili. Per questo motivo ho scritto una mozione per il Consiglio Regionale al fine di sollecitare un percorso partecipato e condiviso di progettazione e riassetto complessivo delle strutture in uso alla Cooperativa Le Rose, il cui lavoro dovrà essere finalmente valorizzato e, attraverso la guida esperta di chi ha tanti anni di esperienza, anche potenziato in modo da poter accogliere un maggior numero di ospiti. Sarà comunque necessario nel frattempo fornire una adeguata continuità delle attività alle persone fragili che dopo tanti anni sentono la struttura come casa propria perché un percorso terapeutico non può essere interrotto da un’istituzione sanitaria con la “forza pubblica”. Vedremo se il Consiglio Regionale accoglierà la richiesta.”

Intanto nel Consiglio comunale di Impruneta fissato per il 29 Aprile è all'ordine del giorno una domanda di attualità presentata dai consiglieri Franchi, Giovannini, Rossi, Viti e Zoppini sulla "Situazione Cooperativa Le Rose".


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