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Attualità mercoledì 25 gennaio 2017 ore 10:30

I migranti nelle scuole di Greve

​Iniziativa del Comune e della dirigenza scolastica. L'assessore Esposito: "Così i ragazzi hanno avuto l'opportunità di conoscere il loro viaggio"



GREVE IN CHIANTI — Modi semplici, sguardi profondi, sorrisi appena accennati. Ali, Singh, Iqbal, Muhammad sono entrati in classe con pudore e dignità e gradualmente si sono rivelati ai ragazzi delle scuole di Greve, ai quali hanno raccontato le loro storie intrise di paura, fame, povertà affrontate e sofferte nei paesi di origine. 

Così alcuni migranti, parte del gruppo dei richiedenti asilo, ospiti al Ferrone nell’ambito del piano di accoglienza sostenuto dalla Prefettura di Firenze, hanno trovato un’occasione speciale per integrarsi nel tessuto locale.

L'iniziativa è stata promossa dal Comune in collaborazione con la dirigenza scolastica per sensibilizzare e coinvolgere i ragazzi della scuola secondaria di primo grado Giovanni da Verrazzano e della primaria Domenico Giuliotti in un percorso di conoscenza e approfondimento del fenomeno delle migrazioni. “Il racconto dei migranti – ha commentato l’assessore alla pubblica istruzione e alle politiche per l’integrazione Maria Grazia Esposito - accompagnati dal loro referente, Astrit Meta della cooperativa Il Cenacolo, e dalla traduttrice, ha richiamato l’attenzione dei ragazzi incuriositi che hanno fatto domande a raffica per comprendere le origini e l’identità, le motivazioni del viaggio, la loro giornata tipo e le prospettive per il futuro”. Le interviste degli studenti si sono concentrate sul rapporto con i familiari rimasti nei luoghi di origine e sull’avventura del viaggio, dalla Libia in Italia.

Un viaggio a tappe di cui l’attraversamento del mare rappresenta la parte conclusiva e quella più pericolosa tanto che dai migranti è stato definito il viaggio della morte. “Abbiamo sofferto la fame e la sete – hanno dichiarato i migranti – abbiamo pianto e rischiato di non farcela, ci riteniamo fortunati perché siamo riusciti a sopravvivere ed arrivare fino a qui, dall’Italia vogliamo ripartire con i nostri sogni e il nostro diritto alla vita”.

L’iniziativa si è conclusa con il pranzo degli studenti condiviso con i migranti che ha portato a tavola piatti tipici della tradizione gastronomica indiana e pakistana. “Anche in questo modo - ha aggiunto l’assessore Esposito - i ragazzi hanno avuto l’opportunità di conoscere una cultura diversa e comprendere il valore dell’accoglienza, un particolare ringraziamento alla dirigente scolastica e alle insegnanti che in questa occasione hanno stimolato gli allievi ad elaborare spunti di riflessione sui temi dell’integrazione e della multiculturalità, un lavoro che culminerà con la redazione di alcuni articoli che saranno poi pubblicati sul giornale della scuola”.


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