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Attualità venerdì 28 aprile 2017 ore 17:10

Accoglienza, il bilancio dei primi sei mesi

Strategie, progetti sperimentali, servizi. All’attivo due punti di forza: la gestione integrata degli info point e il piano di incoming per il 2017



BARBERINO VAL D'ELSA — Offrire l’essenza più profonda e genuina del Chianti, spingendosi oltre i confini amministrativi. Cogliere l’identità di una terra unica e unitaria che affida la propria ricchezza al patrimonio culturale di tante piccole grandi realtà, caratterizzata ognuna da storie, peculiarità, identità, tradizioni diverse. Barberino Val d’Elsa, Castellina in Chianti, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa: quattro comuni al timone di una nuova avventura nell’oceano delle scoperte e della conoscenza, legata alla cultura del viaggio che nasce dall’esperienza, dalla storia, dall’accoglienza di qualità e dai servizi mirati alle necessità del visitatore.

Per la prima volta le amministrazioni chiantigiane non solo attivano una rete condivisa e integrata nella gestione dei servizi di informazione, promozione e accoglienza turistica, ma progettano e realizzano azioni, piani strategici e interventi sperimentali per lo sviluppo della promozione territoriale del Chianti. L’obiettivo è quello di internazionalizzare l’anima e la vita del territorio, che gode già di un suo brand identificabile, qualificare e rendere competitiva l’offerta turistica del made in Italy. Una nuova visione del Chianti, innovativa, aperta, pronta a sostenere le sfide del futuro, che prova a riscrivere la propria storia, a ridisegnare la strada fisica e virtuale di connessione con l’Italia e l’estero partendo dal superamento dei propri campanili. Le linee geografiche perdono di significato per creare una meta unitaria: il Chianti.

I Comuni promotori della gestione integrata degli uffici turistici, affidata sulla base di una convenzione alla società Itur Società Cooperativa vincitrice di un bando pubblico, si mettono in rete per omogeneizzare, qualificare, potenziare i servizi turistici, in stretta collaborazione con gli operatori economici locali, e allo stesso tempo personalizzare l’esperienza del viaggiatore.

“Abbiamo avviato l’esperienza la scorsa estate - dichiarano i sindaci Massimiliano Pescini, Marcello Bonechi, David Baroncelli, Giacomo Trentanovi - ed ora entriamo nel vivo con la prossima stagione turistica. In questi mesi abbiamo lavorato assiduamente con il nuovo soggetto gestore del servizio, gli operatori e le strutture ricettive, con l’intento di unire forze e idee e condividere il progetto di una promozione coordinata del Chianti e delle sue importanti risorse. Una sinergia che rappresenta un ulteriore passo in avanti nella messa in rete di energie e risorse, puntando a dare continuità ai servizi già esistenti, anche attraverso il personale già impiegato, e ad altre iniziative tese a valorizzare i territori coinvolti in maniera unitaria. Fra queste ricordiamo il protocollo teso a promuovere un brand unitario dell’area senese e fiorentina, il regolamento comune per l’applicazione dell’imposta di soggiorno, adottato dal 2012 con buoni risultati, e il percorso già avviato per la costituzione del distretto rurale del Chianti”.

Lo strumento più innovativo risiede nell’elaborazione di un piano di incoming, ovvero un modello economico finanziario, lavoro avviato nel 2017 e da sviluppare gradualmente nelle prossime annualità, che comprende attività off line e on line. La prima si rivolge soprattutto alle famiglie, alle scuole, ai piccoli gruppi e ai visitatori individuali. Oltre alla realizzazione di materiale informativo con l’offerta delle proposte e delle esperienze da far vivere nel Chianti, i Comuni si propongono di partecipare a fiere di rilievo internazionale nel settore delle città d’arte e del turismo attivo, confezionare percorsi e itinerari ed elaborare pacchetti turistici all inclusive, progettati in particolare per il viaggio green, ambientale e destinato al coinvolgimento delle famiglie. Le amministrazioni comunali intendono per la prima volta attivare uno specifico settore indirizzato al turismo scolastico. Il territorio si racconta agli studenti attraverso itinerari specifici, visite culturali, laboratori didattici incentrati sulla scoperta e sulla valorizzazione dell’artigianato locale, percorsi ambientali.

Sul fronte promozione on line il Chianti cercherà di conquistare più spazi e terreni web possibili assicurandosi la presenza sulle reti civiche, sui profili social di taglio turistico, nei canali web e social utilizzati da Itur. L'azione di promozione è la personalizzazione del viaggio, il racconto di una visita come strumento di coinvolgimento sensoriale che fa leva sui temi della memoria, delle sensazioni, delle emozioni di una visita che va oltre l’aspetto concreto del percorso e vuole lasciare traccia di sé nella memoria dell’esploratore. Il piano di incoming prevede importanti opportunità in cui i luoghi del Chianti, la bellezza, l’identità, la visione storica e lo sguardo verso il futuro abitano lo spazio virtuale e le azioni di marketing attraverso il racconto di chi il territorio lo ha vissuto e lo vive nella sua molteplicità di espressioni.

“Il piano di incoming del 2017 – dichiarano gli assessori Davide Venturini, Cristina Pratesi, Andrea Pucci e Roberto Ciappi - è soprattutto uno strumento volto a innovare e migliorare il nostro modo di comunicare e promuovere il territorio all’esterno puntando ad un maggior coordinamento tra i soggetti che operano in questo settore, ci concentreremo sullo sviluppo di proposte e attività progettuali che favoriscano la crescita del tessuto economico, legato all’accoglienza, al commercio, all’artigianato, alla ristorazione del Chianti”. Si fanno alcuni esempi di intervento. “Saranno individuati - spiegano – percorsi mirati ad evidenziare le potenzialità del territorio legate alle eccellenze delle produzioni vinicole ed olivicole, lavoreremo alla valorizzazione puntuale dei borghi storici e della loro vitalità culturale e del pregio delle emergenze architettoniche, siamo impegnati a dare forma ad un progetto di coordinamento delle aperture e degli orari di visita e accesso agli info point e ad alcuni beni culturali per migliorarne la fruizione e permettere una comunicazione più efficace, continueremo la nostra attività nella valorizzazione delle tipicità enogastronomiche e nella promozione delle risorse artigianali locali, utilizzando gli infopoint come vetrine del territorio e punti di promozione e vendita diretta dei prodotti. Al visitatore intendiamo offrire tutto ciò che il Chianti è in grado di dare, una visita che invita a tornare, il nostro obiettivo è allungare la permanenza del soggiorno e favorire la destagionalizzazione”.

L’aspetto di maggior interesse, legato al brand Chianti, marchio riconoscibile e consolidato a livello internazionale, è quello che gioca sul binomio cultura-enogastronomia. I fattori di appeal del Chianti si muovono tra i tasselli di un mosaico pieno di tesori che al patrimonio artistico del territorio, costituito da spazi museali e siti archeologici, scorci, paesaggi e tradizioni, affiancano la qualità della vita e la genuinità della cucina locale. Le amministrazioni comunali decidono di spingersi oltre ed incrementare lo sviluppo di tipologie diverse di visita come l’ecoturismo, il turismo sportivo, il turismo religioso, il turismo di giornata. “C’è una riscoperta del turismo religioso, percorsi e cammini dedicati a figure storiche o personaggi spirituali in direzione di monumenti e luoghi di culto - aggiungono gli assessori - che intendiamo potenziare e diffondere nel Chianti, il nostro territorio è così ricco di testimonianze del passato, le origini dei numerosi borghi del Chianti sono strettamente legate alla presenza di chiese e pievi millenarie”.

In quattro mesi di attività nel 2016, dall’apertura degli Info Point, avvenuta lo scorso agosto, i passaggi registrati presso i quattro uffici turistici ammontano a 5.387 passaggi, distribuiti in modo equo durante le ore di apertura mattutine e pomeridiane. Il numero maggiore di flussi è stato rilevato nel mese di settembre. Per quanto riguarda le provenienze è emerso che la maggior parte di turisti stranieri è giunta dalla Francia (1009), dalla Germania (869) e dall’Inghilterra (783). Considerevole anche la presenza dei turisti americani (519) e spagnoli (429), minore quella nord-europea (181) ed est-europea (74). E’ stato registrato un numero cospicuo di presenze italiane (609), soprattutto dalle regioni del nord e del centro. Numerosi anche i cittadini, provenienti dai comuni limitrofi, che utilizzano l’info point per raccogliere materiale informativo vario e per trarre informazioni sulle manifestazioni e sugli eventi del territorio.

Le informazioni maggiormente richieste negli infopoint riguardano i sentieri e luoghi in cui poter effettuare trekking (9,12 %). Rilevanti sono state inoltre le richieste relative alle manifestazioni in corso (7,26 %), gli orari di bus e treni (7,02 %), le strutture che propongono wine tasting (6,34 %) ed alcune informazioni di carattere generale sulla Toscana (6,26 %). In misura leggermente minore si contano le domande sulle attività sportive (2,78 %), sulla ricettività (2,74%).

Durante i mesi di apertura le telefonate sono giunte soprattutto dal resto d’Italia (32 %), da Firenze e provincia (24 %) e dalla Toscana in generale (22 %). Cospicue sono state anche le telefonate provenienti dai comuni dove hanno sede gli uffici (18%). Le informazioni richieste hanno riguardato le informazioni relative ai comuni (70,4 %) e alle manifestazioni in programma sul territorio (11,6 %). Ci sono state, inoltre, domande su strutture ricettive (6,3 %) e gli orari dei mezzi di trasporto pubblico (5,3 %); in minor numero si contano richieste relative a luoghi che propongono wine tasting (2,6 %) e aree in cui passeggiare (1,1 %) e praticare sport (0,5 %).

Gli operatori preposti alle attività presso gli uffici di informazione e accoglienza turistica hanno ricevuto una adeguata formazione in tre momenti formativi realizzati ad hoc.


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