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Attualità giovedì 27 maggio 2021 ore 14:56

​Pecore in campo contro l'erba alta nei parchi

Sono entrate in azione questa mattina alle porte di Firenze le pecore nane alle quali è stato affidato lo sfalcio dell'erba alta dei prati comunali



BAGNO A RIPOLI — Pecore nane, un morbido cappotto di lana, taglia piccola e grande voracità, sono loro i nuovi giardinieri assunti dal Comune di Bagno a Ripoli.

Lo sfalcio dell’erba è partito stamani su alcune aree pubbliche del territorio. Il tosaerba ecologico è entrato in funzione grazie al progetto sperimentale avviato in collaborazione con l’azienda agricola Compturist, proprietaria del podere Biliotto in località Rimaggio, che da qualche tempo impiega questi particolari ovini per manutenere la propria oliveta. 

Per l’intera giornata, le pecorelle sono entrate in azione nei prati di proprietà comunale adiacenti all’Oratorio di Santa Caterina delle Ruote a Ponte a Ema, contribuendo con il loro “appetito” alla manutenzione e alla cura del verde. Una vera “lezione” di sostenibilità all’aria aperta per i bambini della scuola dell’infanzia “Bruno Cocchi” di Balaltro, che ha partecipato all’iniziativa con una sezione dei 5 anni, ricevendo dagli allevatori informazioni sulle pecore nane, le loro peculiarità e le loro abitudini.

In molti paesi europei come la Francia, la Germania o la Svizzera, molte amministrazioni locali si affidano alle mandrie di questi ovini particolari per la cura del verde. A Bagno a Ripoli, nelle prossime settimane, saranno impiegati in altre porzioni di territorio, dalle aree verdi comunali di via di Ritortoli ad alcune aree del giardino dei Ponti.

“L’iniziativa - ha detto il sindaco Francesco Casini - nasce con una finalità educativa e didattica, ed è pensata per diffondere le buone pratiche della sostenibilità, in special modo tra le fasce più giovani della popolazione. Ad ogni appuntamento saranno coinvolte le scuole del territorio e i bambini potranno assistere da vicino al lavoro delle pecorelle, con lezioni sulla natura e l’ecologia direttamente sul campo. Conoscere la natura è il primo passo per difenderla e tutelarla e questo è un dovere che abbiamo nei confronti dei nostri bimbi, i cittadini di domani. Siamo rimasti molto colpiti dall’esperienza del podere Biliotto e insieme ai titolari abbiamo deciso di sperimentare un progetto simile anche su aree comunali. Il nostro territorio, per larga parte verde, si presta benissimo ad un simile esperimento. Abbiamo già selezionato alcuni terreni dove mettere alla prova le pecorelle nane in completa sicurezza e non escludiamo di strutturare questo progetto e di ampliarne il raggio d’azione se si dimostreranno uno strumento efficace e apprezzato dalla comunità”.

Le pecore di razza D’Ouessant sono molto rare, ne esistono solo poche migliaia di esemplari nel mondo. L’azienda agricola Compturist ha deciso di allevarle per la cura dell’oliveta di circa 30 ettari che costituisce la principale attività aziendale. 

“Ma anche - spiega il titolare Iacopo Lisi - per mettere a disposizione di enti pubblici o privati questa particolare pratica ecologica di manutenzione del verde. Siamo felicissimi che il progetto pilota parta propria dall’amministrazione comunale, il nostro territorio ancora una volta si candida a diventare un modello di buone pratiche per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e della biodiversità”.


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