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Attualità sabato 05 aprile 2025 ore 12:02

I lavori delle nonne ricamatrici diventano eredità collettiva

Una giovane ha donato al Comune i disegni realizzati dalla bisnonna e dalla nonna centenaria recentemente scomparsa



BARBERINO TAVARNELLE — Centinaia di disegni straordinariamente ricchi e originali, caratterizzati da motivi floreali, intrecci e forme decorative. Il frutto di una passione coltivata e tramandata che diventa eredità collettiva.

E' l'emozionante storia che arriva da Barberino Tavarnelle, dove la giovane Silvia Fedi ha consegnato nelle mani del sindaco David Baroncelli centinaia di antichi disegni d’inizio secolo scorso, realizzati a mano dall'inizio del secolo scorso da due abili ricamatrici: la nonna Tosca Bertoni, una delle ultime eredi del Punto Tavarnelle scomparsa qualche settimana fa e la bisnonna Dina Bertelli.

I disegni saranno messi a disposizione delle insegnanti e delle allieve dell’Accademia “Impara l’arte col Punto Tavarnelle”, in partenza dalla prossima settimana.

“Il patrimonio artigianale, riferibile ai primi decenni del ventesimo secolo, – dichiara il sindaco Baroncelli - che stiamo mettendo insieme alla nostra comunità e con la partecipazione attiva delle famiglie è destinato a tradursi in un’eredità culturale di altissimo valore. Ringrazio di cuore Silvia che ha voluto affidare a noi il lavoro secolare di Tavarnelle, frutto della passione più grande della nonna, e tutti i cittadini e le cittadine che ci hanno contattato per consegnare al Comune i ricami di famiglia dell’epoca quando fare la ricamatrice era un mestiere e generava una fonte di sostentamento ed emancipazione finanziaria e morale. Un tassello che ci permetterà di ricomporre il mosaico della storia sociale ed economica del nostro paese, legata alle attività artigianali femminili, da trasmettere alle nuove generazioni come strumento di conoscenza dell’identità territoriale e delle radici più profonde di Barberino Tavarnelle”.

Sulla valenza culturale dell’antica tradizione da non disperdere, tenuta in vita dalle mani d’oro delle nonne del paese, e oggi esposta in parte nel piccolo museo del Punto Tavarnelle adiacente alla Pieve di San Pietro in Bossolo, gestito dagli Amici del Museo, l’amministrazione comunale sta scommettendo attraverso un’attività di formazione specifica e una campagna di promozione e informazione capillare e diffusa. I vari corsi di formazione, attivati lo scorso anno, hanno ‘diplomato’ complessivamente un centinaio di ricamatrici.


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