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Attualità mercoledì 12 aprile 2017 ore 18:23

La scuola di Bustecca diventa la scuola del Ciad

L'esperienza nasce da un progetto di cooperazione e sulle relazioni che da venti anni legano la comunità di Tavarnelle al popolo ciadiano



TAVARNELLE VAL DI PESA — Preparare e mangiare insieme boulle, scrivere con un gessetto e studiare su una lavagnetta basandosi sulle sole capacità mnemoniche e sul ricordo della nozione, conoscere la condizione femminile, condividere con i volontari e l'amministrazione comunale il percorso di amicizia e cooperazione che da circa venti anni lega le istituzioni e la comunità Tavarnelle al popolo del Ciad. Un colore e una sensazione per ogni laboratorio, una porta diversa dalla quale entrare in punta di piedi, con la sensibilità e il rispetto di chi, per una sera, prova a vivere la condizione della povertà, della privazione, l'esperienza della quotidianità in una terra deserta che cerca di sopravvive attraverso la speranza e la vitalità dei bambini. All'appello delle insegnanti della scuola dell'Infanzia La Casa del Sole di Bustecca hanno risposto in tanti ieri, mamme, papà coinvolti in un progetto che ha fatto emergere l'impegno della rete di solidarietà nata dal cuore grande delle associazioni e del volontariato, alimentata dal mondo scolastico.

Le azioni e gli interventi di cooperazione internazionale e il percorso portato avanti a sostegno dei bambini africani hanno permesso alla scuola di Bustecca di aprire spazi, classi e ambienti e sentirsi per una sera una scuola del Ciad. Alimentazione, Istruzione, Famiglia, Cooperazione questi i temi su cui si è articolata l'esperienza condotta dalle insegnanti e messa a frutto in virtù di un lavoro condiviso che Manola Coccheri porta avanti con le colleghe e conduce da anni nelle sezioni della scuola dell'Infanzia. “Abbiamo mostrato la vita scolastica dei bambini del Ciad provando a metterci nei loro panni – ha dichiarato l'insegnante Coccheri – lo abbiamo fatto in classe con i bambini e lo abbiamo proposto in un'occasione diversa ai genitori per sensibilizzarli e far loro conoscere il nostro percorso di amicizia ed empatia a distanza rispetto ai coetanei, tutti i laboratori sono stati apprezzati dai genitori grazie alle descrizioni, all'esposizione e al coinvolgimento attivo dei volontari”. All'iniziativa hanno partecipato Sestilio Dirindelli, Giampiero Galgani, Mario e Sara Bicchi, Francesco Mattonai, Nicola Fanfani, Vanna Vanni, oltre alla dirigente scolastica Paola Salvadori. A condurre il laboratorio sulla cooperazione il sindaco David Baroncelli e l'assessore alle Politiche sociali Giulia Casamonti. “Un evento di altissimo valore sociale ed educativo – ha dichiarato il primo cittadino – nel corso del quale è emersa la forza vitale della rete associativa che da anni si mobilita per sostenere e favorire le relazioni con il popolo ciadiano, un percorso di azioni concrete che ha realizzato grandi opere per migliorare le condizioni di vita dello stato africano”.


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