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Attualità giovedì 01 dicembre 2016 ore 11:13

Il premio Machiavelli al regista Ugo Chiti

Il drammaturgo sarà premiato con la massima onorificenza di San Casciano dopo la rappresentazione de 'L'Avaro' di Moliére al teatro Niccolini



SAN CASCIANO VAL DI PESA — Un premio alla carriera e alla dedizione per un mestiere, quello del teatro e della drammaturgia, che ha portato alto il nome della Toscana. E di quel Chianti a cui Ugo Chiti è da sempre molto legato. Queste le ragioni per cui il Comune di San Casciano assegnerà sabato sera al regista e drammaturgo il premio alla carriera. La consegna avverrà dopo la rappresentazione de 'L'Avaro' di Moliére. 

Nella doppia serata, in programma il 2 e 3 dicembre alle 21, la compagnia Arca Azzurra Teatro debutterà con la messa in scena della rielaborazione di un grande classico del teatro occidentale di cui Chiti cura la regia e l’adattamento. Lo spettacolo vede protagonista, nei panni di Arpagone, un grande artista italiano che si contraddistingue per la sua poliedricità: Alessandro Benvenuti, il cui talento spazia tra l'interpretazione, la sceneggiatura, la regia, la scrittura teatrale. Al suo fianco, nell’Avaro, testo di forte attualità, ci saranno in scena Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Paolo Ciotti, Gabriele Giaffreda, Desirée Noferini. I costumi nascono dall’abilità sartoriale di Giuliana Colzi, mentre luci e musiche sono curate rispettivamente da Marco Messeri e Vanni Cassori.

 Alla cerimonia di consegna del premio Machiavelli saranno presenti il sindaco Massimiliano Pescini e l’assessore alla Cultura Chiara Molducci. 

“Assegniamo questo riconoscimento - ha detto il sindaco Pescini – volto a rimarcare l’impegno e le azioni di chi contribuisce alla crescita politica, economica, sociale e culturale della comunità, ad una figura di primo piano nel panorama nazionale, ad un autore e sceneggiatore cinematografico di valore altissimo, ad un amico della cultura chiantigiana, ad un profondo estimatore della lingua toscana, della tradizione e della forza comunicativa che è insita nella vocazione artistica del territorio”.


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