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Attualità lunedì 20 luglio 2015 ore 14:05

Chiusura Poste, i sindaci fanno squadra

Ordini del giorno nei vari consigli comunali locali, proteste dei cittadini e appoggio a Anci e Regione



CHIANTI — Durante la discussione dell’ordine del giorno presentato dal consigliere comunale Francesco Tomei contro la chiusura degli uffici postali, poi approvato all’unanimità sono comparsi all'interno del consiglio comunale di San Donato cartelli e volantini antitagli, a difesa del locale sportello postale. Comuni e cittadini del comitato civico ancora una volta insieme per chiedere a Poste Italiane di fare un passo indietro ed eliminare il piano di razionalizzazione che dal 7 settembre porterà alla chiusura e alla riduzione di orario di 5 uffici postali nei Comuni di San Casciano, Tavarnelle, Greve, Barberino. “Poste Italiane – ha dichiarato il consigliere Tomei - è tornata ancora una volta all’attacco dei nostri uffici postali più piccoli e periferici del Chianti. Insieme agli amministratori comunali e al Comitato civico contro la chiusura degli uffici postali del Chianti abbiamo organizzato mobilitazioni, iniziative di protesta, volantinaggi e adesso, approfittando dell’estate, Poste vuole riprovarci ma non passerà inosservata, i cittadini sono già sul piede di guerra”. A ribadire la loro contrarietà all’ipotesi di chiusura degli uffici postali i sindaci del Chianti, che nei giorni scorso hanno avuto anche un appoggio importante da parte dell'associazione dei Comuni e dalla Regione. “Da parte di Poste – ha detto il sindaco Massimiliano Pescini - senza molto stupore, ci saremmo aspettati meno fretta, maggiore serietà e rispetto per le comunità e le istituzioni locali. Alla nostra disponibilità, apertura al dialogo e al confronto si risponde con il cinismo e la forza”. “La nostra battaglia – ha detto il collega David Baroncelli - tornerà a correre sul binario legale, come abbiamo fatto in precedenza, e utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione, nel rispetto della legge, per bloccare questo piano in accordo con la Regione Toscana, Anci, Uncem, i Comuni e le rappresentanze associative dei Comuni”.

Anche Giacomo Trentanovi, sindaco di Barberino, è convinto della giusta causa: “Siamo contenti di aver trovato nel Presidente Rossi un interlocutore serio che promette interventi e azioni concrete contro questo piano inaccettabile, la Regione compie un passo importante a difesa del nostro territorio, il governo faccia la sua parte”. “Speriamo di continuare tutti insieme – ha concluso invece Paolo Sottani - con i cittadini, questa battaglia fatta per i nostri servizi e a questo punto, anche per la nostra dignità di persone che rappresentano le istituzioni”. Gli uffici postali inseriti nel piano di razionalizzazione sono San Donato, Marcialla, La Romola e per la riduzione di orario Vico d'Elsa e Lucolena. L’ordine del giorno verrà discusso anche nelle prossime sedute del Consiglio comunale di Barberino e dell’Unione comunale del Chianti fiorentino.


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