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Toscani in TV martedì 26 luglio 2022 ore 08:03

Le telecamere di Rai1 nella fonderia chiantigiana

Da sinistra, Metis Di Meo e Ferdinando Marinelli
Da sinistra, Metis Di Meo e Ferdinando Marinelli

Il restauro della La Sfera Celeste di Manship, eseguito su commissione dell’Onu per la sede di Ginevra, è al centro di una puntata di Unomattina



BARBERINO TAVARNELLE — Le telecamere di Unomattina, la striscia mattutina di Rai1, sbarcano a Barberino Tavarnelle per una visita alla Fonderia artistica Ferdinando Marinelli che col suo team di scultori-artigiani ha recentemente portato a termine l’opera di restauro della mastodontica scultura La Sfera Celeste di Paul Manship, che a breve tornerà nella sua collocazione originaria: la sede Onu a Ginevra, in Svizzera.

Il programma, condotto nella versione estiva da Maria Soave e Massimiliano Ossini, ha aperto un focus sulla storia dell’azienda che aprì i battenti ai primi del Novecento e sui grandi tesori passati e contemporanei che ne fanno un patrimonio unico al mondo. Da un lato la gipsoteca, dove trovano spazio centinaia di calchi originali delle più grandi opere del Rinascimento e del Barocco di Michelangelo, Tacca, Donatello, Cellini, Ghiberti, Bernini e tanti altri maestri dell’arte italiana, dall’altro la prestigiosa scultura realizzata nel 1939 dall’artista americano Paul Manship che la Fonderia ha riportato agli antichi splendori con un complesso intervento di restauro durato oltre un anno e mezzo. 

L’opera è stata commissionata alla Fonderia dall’Onu a seguito di un bando pubblico vinto dalla storica impresa con sede nell’area industriale di Barberino Val d’Elsa, nel comune di Barberino Tavarnelle.

L’inviata, la giornalista Metis Di Meo, giunta nel Chianti alla scoperta dei segreti della Fonderia, ha esplorato gli spazi di produzione, dove gli artigiani mettono in campo le antiche tecniche di lavorazione, come la cera persa, utilizzate nel Rinascimento per la fusione di opere classiche e monumentali, ha ammirato le mani all’opera, abilità di una volta tenute in vita dagli eredi contemporanei di Michelangelo.

Ma al centro dell'approfondimento, ecco il lavoro sull'imponente Sfera Celeste, 4 metri di diametro, capolavoro dello scultore americano Paul Manship (1885 –1966) donato nel 1939 dalla Woodrow Wilson Foundation a quello che allora era l'edificio della Società delle Nazioni. E’ una monumentale opera scultorea in bronzo a forma di sfera armillare costituita da figure dello zodiaco in alto rilievo e altri simboli astrologici e stendardi, avvolti da nastri di stelle e altre decorazioni destinate a ruotare all'interno di una gabbia sferica. La Sfera rappresenta 85 costellazioni dell'universo in bronzo e dorate con foglia oro a 24 carati ad alto spessore e le circa 1.000 stelle presenti sono argentate.


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