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Attualità venerdì 15 gennaio 2021 ore 18:51

Nel Chianti scattano le fototrappole ai cassonetti

Una rete di telecamere sarà dislocata sul territorio per monitorare l'abbandono illecito dei rifiuti nelle aree maggiormente soggette al fenomeno



BARBERINO TAVARNELLE — Un sistema di telecamere mobili e temporanee posizionate lungo le strade, in prossimità dei cassonetti e nei siti maggiormente esposti, questa la strategia per fermare gli abusivi dei rifiuti.

Il piano è stato annunciato dai comuni di San Casciano, Greve e Barberino Tavarnelle che hanno deciso di rafforzare il sistema di controllo volto a combattere il fenomeno dell’abbandono e l’irregolare smaltimento dei rifiuti. 

I sindaci Roberto Ciappi, Paolo Sottani e David Baroncelli hanno spiegato che "l’ambiente è un patrimonio collettivo di cui ognuno deve prendersi cura responsabilmente, è una sorta di propaggine esterna e diffusa di casa nostra, il compito di tenere in vita bellezza e prestigio del territorio richiede un’azione collettiva fondata sul rispetto, la consapevolezza, la partecipazione attiva alla cultura della sostenibilità".

I sindaci tornano alla carica sulla necessità di differenziare correttamente mettendo in campo nuovi strumenti di prevenzione e contrasto. Un'esortazione, fatta di non sole parole, quella lanciata dalle amministrazioni comunali, che coincide con l'attuazione di un’ulteriore misura volta ad arginare l'abbandono dei rifiuti, fenomeno che nei Comuni dell’Unione continua a registrare la presenza di un numero non irrilevante di casi ed episodi che si riconducono al vandalismo ambientale. 

Le fototrappole constano di un sistema di telecamere mobili e temporanee posizionate lungo le strade, in prossimità dei cassonetti e nei siti sensibili e maggiormente esposti al rischio di illeciti (strade, zone verdi, aree boschive), con le quali gli agenti della polizia locale monitorano, sorvegliano e individuano i responsabili di eventuali azioni non corrette. Le telecamere si avvalgono di un sistema informatico e digitale in uso nella sede comunale della Polizia locale del Chianti fiorentino.

"Sono apparecchi efficaci - ha detto il vicecomandante della polizia locale Marco Ravaglia - che ci permettono di rilevare la presenza di un'azione di conferimento non corretto, di ricostruire la dinamica e risalire all'identità degli eventuali trasgressori. Ricordiamo che chi viola il regolamento normativo sui rifiuti non è tenuto soltanto a pagare la sanzione ma ha l'onere di sostenere tutte le spese relative al recupero dei rifiuti abbandonati".


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