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Cronaca domenica 20 luglio 2014 ore 09:02

Bambini archeologi per un giorno

Immagine Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino

Realizzato nel parco del Panterotto uno scavo archeologico ad hoc per i piccoli del campo estivo Le Botte che si sono cimentati nella ricerca di tracce del passato



SAN CASCIANO — La nuova area archeologica del Ponterotto, realizzata dal Comune di San Casciano, a due passi dal cantiere dove è in corso la costruzione del nuovo stabilimento Laika, è stato il luogo di sperimentazione per trenta bambini che, muniti di tutti gli attrezzi del mestiere, con paletta e spatola alla mano, nell’ambito delle attività previste dai centri estivi del Parco della Botte, si sono cimentati nella ricerca di tracce del passato, nel recupero di oggetti antichi, testimonianze del glorioso passato etrusco e romano presenti in vari siti del territorio di San Casciano.

Da una piccola area di scavo didattica realizzata ad hoc per i bambini dal Comune sono emersi pezzi di tegole e vasellame e per i piccoli esploratori l’avventura si è trasformata in un’esperienza straordinaria. E’ ciò che ha lasciato trapelare lo sguardo di ognuno di loro mentre fissava il terreno nella speranza che qualche oggetto, di piccole o grandi dimensioni, venisse recuperato e rendesse i pionieri protagonisti di scoperte colossali.

“I bambini hanno mostrato di apprezzare questa attività – hanno dichiarato i volontari Siam che hanno guidato le operazioni di scavo - ai loro occhi la ricerca di oggetti rari e antichi, depositari di una storia e di un passato remoto, appare affascinante, misterioso, imprevedibile; li attrae l’idea di ricercare oggetti che non si vedono e necessitano di essere identificati e scoperti con un lavoro manuale che invita a stabilire un contatto diretto con la terra; abbiamo preparato l’area nascondendo in profondità, nella sabbia, vari oggetti che sono stati via via rinvenuti con grande soddisfazione degli aspiranti archeologi e abbiamo descritto loro le principali tecniche di scavo”.

La realizzazione dell’area è frutto di un intervento complesso che il Comune ha realizzato attraverso un ampio progetto che ha previsto il recupero dei reperti, la ricollocazione del materiale e la valorizzazione dei ritrovamenti attraverso un nuovo allestimento degli spazi del museo di San Casciano, finanziato dalla Regione Toscana e dal Comune, realizzato con il sostegno di Laika, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Firenze e i volontari del gruppo Siam. Il percorso di valorizzazione comprende anche la realizzazione di un'area archeologica in prossimità del futuro stabilimento Laika e del percorso pedociclabile lungo la Pesa dove sono stati collocati i reperti di dimensioni più consistenti. L’area archeologica accoglie le strutture di una casa etrusca e la pars rustica di una villa romana di maggiori dimensioni adeguatamente restaurate e corredate di pannelli esplicativi. L’area è aperta al pubblico.

L’iniziativa – dice il sindaco Massimiliano Pescini – si inquadra nelle attività di valorizzazione della nuova area inaugurata lo scorso anno e la creazione di una nuova sezione all’interno del museo di San Casciano dedicata alla didattica, con l’installazione di una Lim, la realizzazione di un mobile-didattico, un gioco dell'oca incentrato sull'archeologia e la realizzazione di una time-line dove è possibile collocare, con dei magneti, le riproduzioni di alcuni dei pezzi in esposizione; gli oggetti, le strutture e gli elementi che arredano e costituiscono la sezione didattica sono stati realizzati da artigiani e artisti locali, una risorsa che abbiamo coinvolto ai fini della valorizzazione sia dell’abilità artigianale chiantigiana sia del nostro patrimonio culturale”.


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