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Attualità giovedì 05 febbraio 2015 ore 19:30

Comuni in guerra per salvare gli uffici postali

I sindaci di Tavarnelle, San Casciano e Barberino contro la decisione di Poste di chiudere le sedi di Marcialla, San Donato in Poggio e La Romola



CHIANTI — Il piano di riorganizzazione delle Poste prevede una riduzione di orario anche per la sede di Vico d'Elsa. 

I tre uffici postali a rischio chiusura servono aree decentrate, distanti diversi chilometri dai rispettivi capoluoghi, popolate complessivamente da circa 3000 abitanti. Piccole grandi comunità in cui un servizio vale come strumento di tenuta sociale.

Un’operazione che preoccupa fortemente i sindaci Giacomo Trentanovi, David Baroncelli e Massimiliano Pescini

“E’ un attacco al cuore delle nostre comunità – dichiara il sindaco Trentanovi - eliminare un ufficio postale equivale nei nostri territori alla soppressione di un servizio essenziale come può essere il servizio idrico, che ha anche una forte valenza sociale, è una penalizzazione che andrà inevitabilmente a colpire le fasce più deboli della popolazione, come gli anziani, oltre ad avere una ricaduta negativa sul piano economico, nel mio territorio si riduce anche l’apertura dell’ufficio postale di Vico d’Elsa che passerà da tre giorni a due. Chiediamo a Poste di fare un passo indietro”.

“Ritengo inaccettabile un provvedimento del genere – commenta il sindaco Baroncelli – le aree interessate dal provvedimento sono distanti anche dieci chilometri dal capoluogo e vi risiedono ben più di mille abitanti, il nostro è un territorio dove già da tempo insistono problematiche inerenti al servizio di trasporto pubblico locale, non condivido neanche le modalità con le quali è stato gestito questo percorso, nessuno ci ha mai consultati rispetto ad un’ipotesi di riorganizzazione dell’assetto e non comprendo le motivazioni addotte perché non tengono conto del funzionamento di un servizio pubblico”.

“Auspico ad un intervento della Regione Toscana – aggiunge il sindaco Massimiliano Pescini – perché attivi un dialogo con Poste e condivida un percorso finalizzato a salvare servizi che ritengo importantissimi per i nostri territori”. 

Dell’argomento si è occupato anche il consiglio comunale di San Casciano.


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