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Attualità martedì 03 gennaio 2017 ore 12:30

L'integrazione sale sul palcoscenico

Nasce nel Chianti il teatro senza confini con le storie dei migranti. Il progetto è dell'Unione e del Comune di San Casciano



SAN CASCIANO — Attori professionisti insieme ai giovani richiedenti asilo, per narrare le loro storie che arrivano da lontano. E' questo il Teatro senza Confini che viene messo in scena sul palcoscenico dei Comuni del Chianti. 

Si tratta di uno dei primi progetti italiani selezionati e sostenuti dallo Stato. Uno spazio di incontro e di integrazione che ha permesso all'Unione comunale del Chianti Fiorentino e il Comune di San Casciano di ottenere un finanziamento ministeriale e conquistare la nona posizione nella graduatoria nazionale. L'occasione è data da uno specifico bando indetto dal Dipartimento per le Pari Opportunità - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni razziali, che favorisce la promozione di azioni positive volte a favorire il contrasto a situazioni di discriminazioni etnico-razziali mediante l'arte, la cultura e lo sport.

Sperimentare nuovi linguaggi e indagare l'esperienza umana, promuovere processi di accoglienza attraverso la comunicazione teatrale sul palcoscenico della creatività e del superamento dei confini. “L'idea di narrare in scena le storie e il vissuto dei profughi e dei migranti ospiti del nostro territorio – hanno commentato le assessore alle Pari opportunità di San Casciano e dell'Unione comunale Consuelo Cavallini e Giulia Casamonti - è alla base del nostro progetto che scommette sulla realizzazione di un percorso teatrale e sulla messa in scena di uno spettacolo itinerante di corti teatrali sul tema delle migrazioni destinato a coinvolgere attori professionisti e non, cittadini italiani e stranieri coinvolti attraverso il linguaggio e la tecnica del teatro azione che, privo di un copione, si basa sul racconto condiviso di un'esperienza e sulla partecipazione del pubblico”.

Oltre ai professionisti, lo spettacolo sarà incentrato sull’interpretazione di attori non professionisti con percorsi di vita legati all'immigrazione.

Tra le associazioni partner ci sono la Consulta degli stranieri di Tavarnelle, l'associazione Cittadini Insieme, Arca Azzurra e Laboratorio Amaltea di San Casciano. Collaboreranno anche la Misericordia di Tavarnelle e Barberino che dal 2015 gestisce 28 migranti al Centro di accoglienza di Sambuca e Oxfam Italia che, sempre dal 2015, gestisce a San Casciano un centro di accoglienza che ospita 30 richiedenti asilo ospiti sul territorio comunale, e Mezcla, un'associazione nata sul territorio sancascianese per promuovere progetti giovanili di scambio e integrazione multiculturale.

Nei quattro territori dell'Unione Comunale del Chianti Fiorentino (Barberino Val D'Elsa, Tavarnelle Val di Pesa, San Casciano Val di Pesa e Greve in Chianti) risiedono 4.530 stranieri con una percentuale media pari al 10% rispetto alla popolazione complessiva (oltre 43mila abitanti). I paesi d'origine prevalenti sono Romania, Albania, India, Sri Lanka.


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