Scuole di provincia in crisi senza personale Ata

Nelle assegnazioni conta il numero complessivo degli alunni e così dove ci sono più plessi sparsi sul territorio i posti necessari restano scoperti

BARBERINO TAVARNELLE — C'è grande preoccupazione nelle amministrazioni comunali di provincia per la mancanza di personale Ata, un grido di allarme arriva dal Chianti dove il sindaco del Comune unico Barberino Tavarnelle ha annunciato l’impossibilità di garantire i servizi di pre-scuola e post-scuola a causa della riduzione del personale Ata nelle scuole.

Il sindaco Baroncelli “Da quest’anno il Comune non potrà erogare i servizi di entrata anticipata e uscita posticipata per via dell’applicazione di un criterio previsto dal Ministero e dagli uffici competenti che proprio non comprendiamo, il problema è che il governo tiene conto del numero complessivo degli alunni e non dei plessi e dell’ampiezza del territorio comunale. Una scelta che non dipende in alcun modo dall’amministrazione comunale né sotto il profilo organizzativo né dal punto di vista economico ma da una norma di valutazione ministeriale, connessa ad una tabella di calcolo che definisce il numero dei collaboratori scolastici adeguato per ogni territorio comunale. Trattando il nostro comune come fosse un’area cittadina non si fa altro che mettere a rischio i servizi, la qualità dell’offerta educativa sulla quale investiamo considerevolmente da anni”.

E ancora "Non siamo gli unici in Toscana a dover affrontare tale criticità, ci stiamo muovendo infatti con tutti gli altri enti locali della regione interessati dallo stesso problema per condividere un documento, programmare delle azioni e richiedere un incontro all’assessore regionale Alessandra Nardini auspicando che il suo supporto possa essere incisivo e risolutivo”.

Il Comune di Barberino Tavarnelle, caratterizzato da un territorio ampio ed esteso, presenta una serie di plessi decentrati e mono sezioni dislocati su una superficie di oltre 120 chilometri quadrati.

"L’edilizia scolastica diffusa è stata premiata con investimenti rilevanti, realizzati con fondi regionali ed europei" sottolineano dal Comune chiantigiano.

“Intere scuole nelle frazioni sono state progettate e costruite per valorizzare l’obiettivo di garantire qualità della vita nelle aree di campagna e rispondere ai bisogni delle famiglie residenti, oggi però ci troviamo nella situazione complessa e paradossale di non riuscire ad assicurare sicurezza e vigilanza a quegli stessi plessi. Chiediamo dunque agli organi competenti una gestione diversa e un numero maggiore di collaboratori scolastici tali da assicurare ai cittadini i servizi di cui necessitano per conciliare i loro tempi di lavoro con quelli scolastici in un momento storico peraltro non facile" conclude Baroncelli.

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