Attualità

Viticoltura bio, convegno tra esperti

Incontro a Gaiaole sulle nuove frontiere del settore, tra cause ed effetti delle bizze del clima

Viticoltura bio nel distretto del Chianti Storico. Un tema discusso nei giorni scorsi nelle ex Cantine Ricasoli a Gaiole in Chianti, nel corso del convegno “Esca, drosofile, cocciniglie. Bilancio 2014 e prospettive in viticoltura bio”, organizzato dalla Stazione Sperimentale per la Viticoltura Sostenibile coordinata da Ruggero Mazzilli, agronomo specialista in viticoltura biologica, in collaborazione con il Biodistretto del Chianti Storico e For.Agri, fondo Inps per la formazione in agricoltura. L’iniziativa ha contato anche sul patrocinio del Comune gaiolese e ha riscosso interesse e partecipazione, coinvolgendo numerosi soggetti interessati sia a livello locale che in arrivo da altre zone della Toscana e d’Italia.

“Il 2014 per i vigneti del Centro-nord Italia – ha spiegato Ruggero Mazzilli, della Stazione Sperimentale per la Viticoltura Sostenibile - è stato caratterizzato da un andamento meteo eccezionalmente piovoso con temperature molto inferiori alle medie stagionali. Questo ha reso molto impegnative e complesse le strategie di all’andamento climatico. Già da alcuni anni si sta sperimentando la possibilità di prevenzione e controllo mediante la protezione delle ferite con funghi competitori e l’irrorazione invernale dei tronchi. Le drosofile nel vigneto sono associate al marciume acido che attacca i grappoli in maturazione”. Non solo: sempre secondo l'esperto il controllo delle cocciniglie mediante trattamenti insetticidi è molto difficile e pericoloso oltre di incerta efficacia. Nel corso del Convegno sono state presentate alcune sperimentazioni innovative riguardanti il controllo biologico mediante il lancio di diversi insetti predatori e la tecnica della confusione sessuale (con erogatori di feromoni variamente distribuiti nel vigneto).

Al convegno sono intervenuti Roberto Bianchi, direttore di For.Agri; Ruggero Mazzilli, coordinatore della Stazione Sperimentale per la Viticoltura Sostenibile; Laura Mugnai, della sezione di Patologia vegetale ed Entomologia dell’Università di Firenze; Andrea Lucchi, dell’Università di Pisa; Bruno Bagnoli dell’Università della Tuscia; Luisa Mattedi, della Fondazione E. Mach Istituto Agrario S. Michele all’Adige e Mauro Varner, del Gruppo Mezzacorona.difesa dalle malattie. Oltre a una maggiore pressione di peronospora e oidio, i viticoltori hanno dovuto fare i conti con una maggiore virulenza di esca, drosofile e cocciniglie. L’obiettivo del convegno, che ha coinvolto esperti e docenti universitari, è stato quello di dare precise informazioni scientifiche sulla biologia degli agenti di queste malattie e sulle possibilità di controllo diretto e indiretto secondo i protocolli dell’agricoltura biologica. Su queste basi, sono state prese in esame anche le tecniche colturali ordinarie e straordinarie in grado di esercitare un ruolo importante per aumentare o ridurre la suscettibilità dei vigneti a queste patologie.