In Europa se la giocano in un appassionante testa a testa tedeschi e francesi, i cinesi battono tutti e gli americani si attestano al secondo posto. Questa speciale classifica non rappresenta vittorie sportive, bensì il numero degli arrivi e delle presenze riguardo a questa prima parte di stagione turistica. Le strutture ricettive del Chianti, infatti, godono di un buon andamento, attraversato dalla crisi crescente nel nostro paese, ma anche dalla possibilità dettata da cinesi e tedeschi di poter avere un maggior potere di spesa nei confronti dell'Italia. Dati che, non avendo ancora le certezze ufficiali, si basano sulle stime presentato dall'osservatorio provinciale nei primi mesi del 2014. I turisti arrivano, grazie anche al buon lavoro fatto dai tour operator, ma soggiornano meno rispetto alle scorse annate. Vanno forte gli agriturismi, anche se su questo settore c'è molto più differenzia rispetto agli anni scorsi. Hanno successo infatti quelle strutture che, oltre ad offrire appartamenti incastonate in paesaggi mozzafiato, riescono a dare ai propri turisti prodotti tipici di qualità, attività e magari anche corsi di cucina italiana o di degustazione di vino. Perchè in periodo di vacche magre come questo la qualità è ciò che fa la differenza. Visto che che quei pochi turisti che arrivano, almeno nei confronti del passato, si dimostrano molto più esigenti. E su questi, cinesi e americani in primis, vogliono essere coccolati. Un Chianti che comunque, in attesa di conoscere i dati ufficiali, si attesta tra le primissime scelte della Regione Toscana, come terra di imprescindibile tappa in un viaggio nella terra di Dante. E gli italiani? I turisti provenienti dall'hinterland milanese stravincono su tutte le altre regioni e anche in questo caso valgono le valutazioni fatte per americani e cinesi: relax, buona cucina, buon vino, magari qualche corso di alto livello e degustazioni. Questo è ciò che chiedono.