Cronaca

Rissa sul pullman, vendetta a suon di bastonate

E' successo su un autobus di Busitalia fra 2 ragazzi italiani e 5 minori albanesi. Ad armarsi di bastone il padre e il fratello di uno degli italiani

Rissa a bordo di un autobus della Busitalia ieri sera intorno alle 20.30. A un certo punto, per futili motivi, è scoppiato un violento litigio fra due ragazzi italiani di 18 e 25 anni e cinque adolescenti di origine albanese, ospiti di un centro di accoglienza in località Il Ferrone nell'ambito di un progetto sociale gestito dalla cooperativa Il Cenacolo. Nel giro di pochi secondi fra i due gruppi hanno cominciato a volare pugni e schiaffi, l'autista del bus se ne è accorto, ha chiamato i carabinieri e poi si è fermato in località La Martellina per far scendere i ragazzi.

La rissa si è così conclusa ma, nel frattempo, uno dei giovani italiani aveva chiamato il padre e il fratello chiedendo loro di intervenire. I due non hanno perso tempo, si sono armati di bastoni e si sono recati fino al centro di accoglienza, appostandosi nelle vicinanze dell'ingresso ad aspettare il ritorno degli albanesi. Ed è lì che i carabinieri li hanno intercettati.

Tutti i protagonisti della rissa sono stati identificati e denunciati. Al padre e del fratello del ragazzo italiano è stato contestato il reato di possesso di oggetti atti a offendere. 

“E' un fatto gravissimo, siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto, un brutto episodio che rischia di vanificare tutto il lavoro fatto in questi mesi - hanno commentato i responsabili della cooperativa Il Cenacolo - Il progetto e' nato per creare i presupposti di una vera integrazione e ha permesso di aiutare tanti ragazzi in difficoltà. Abbiamo già attivato tutte le procedure interne per il trasferimento dei ragazzi coinvolti in un'altra struttura e cercheremo di ricostruire la dinamica di un episodio sicuramente da condannare. Abbiamo poi incrementato da subito, come assicurato al Comune, il sistema di controllo e presidio per i ragazzi rimasti ospiti della struttura perché episodi del genere non si verifichino più. Restiamo comunque convinti della bontà di un progetto che in questi mesi non ha mai fatto registrate problematiche di questa gravità. Ai ragazzi rimasti feriti il nostro più sincero augurio di pronta guarigione".