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Sacci, licenziati in quindici a fine anno

Sono arrivate le prime lettere di licenziamento ai lavoratori della Cementir Sacci. Trentadue in tutto quelli che perderanno il lavoro

Giusto il tempo di far passare le feste. Anche se i lavoratori della Cementir Sacci di Testi, a Greve in Chianti, non si facevano illusioni. I sindacati già nei giorni scorsi avevano annunciato battaglia contro le trentadue lettere di licenziamento in partenza nei confronti di altrettanti dipendenti. Ora la prima tranche è partita, consegnata a mano ai diretti interessati. 

I licenziamenti sono la conseguenza del mancato accordo in sede ministeriale lo scorso 19 dicembre e derivano dalla decisione del gruppo di esternalizzare le lavorazioni svolte dal personale licenziato. 

Ora Cementir Sacci ha già comunicato ai lavoratori la possibilità di essere riassunti dalle aziende che subentreranno, ma i sindacati tuonano: Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno ribadito la loro totale contrarietà al processo di esternalizzazione. In prospettiva, ora ci sono gli altri 17 licenziamenti già dichiarati nella procedura di mobilità aperta lo scorso 11 ottobre. 

Oggi nello stabilimento di Testi si è svolta un'assemblea nel corso della quale sono intervenuti, per portare il loro sostegno ai lavoratori, i sindaci e diversi consiglieri comunali di Greve in Chianti e di San Casciano Val di Pesa ai quali si è aggiunta la consigliera regionale Serena Spinelli. Il gruppo, intanto, ha comunicato ai sindacati la disponibilità a incontrare a breve le istituzioni locali.