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Ti fermi con le lucciole? E io ti multo!

Tre sindaci della zona varano un'ordinanza per colpire gli automobilisti sorpresi a contrattare le prestazioni con le "passeggiatrici"​

Dura vita per i clienti delle lucciole sulla strade del Chianti: per scoraggiare un fenomeno in aumento nella zona i sindaci di Greve in Chianti, Impruneta e San Casciano Val di Pesa hanno deciso che chi sarà sorpreso anche solo a parlare per strada con una prostituta verrà multato di 200 euro. L'ordinanza prevede anche un programma di controlli serrati e interventi di bonifiche delle aree interessate.

Le misure anti-prostituzione in Chianti sono state prese in collaborazione con le compagnie dei carabinieri di Figline e Scandicci e con le tre polizie municipali.

"Abbiamo deciso di intervenire - spiegano i sindaci dei tre Comuni, Massimiliano Pescini, Paolo Sottani e Alessio Calamandrei - perché si assiste in alcune zone ad un incremento della prostituzione su strada, che provoca un forte disagio nei residenti, nei turisti e nelle nostre aziende. Il provvedimento è finalizzato a tutelare sicurezza, incolumità pubblica e vivibilità della comunità".

I divieti non valgono per chi si prostituisce ma proprio per i 'clienti'. Obiettivo, si spiega, è contrastare chi chiede la prestazione e non chi la eroga: donne e ragazze, sovente minorenni, accomunate da una condizione di evidente costrizione se non di vera e propria riduzione di schiavitù.