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Terremoto, gli esperti invitano alla tranquillità

Lo sciame sismico a più riprese come quello delle scorse settimane eviterebbe il terremoto di grandi proporzioni

“Nella sfortuna la popolazione chiantigiana sembra tra le più fortunate: l’evento sismico che ha colpito Tavarnelle e l’area della Valdipesa nelle scorse settimane è la testimonianza che le faglie attivate lo scorso dicembre hanno dato avvio ad uno sciame che di fatto ripartisce l’energia in centinaia di movimenti tellurici evitando di restituirsi in una volta sola ed in un evento di vaste proporzioni”. E’ un’ipotesi che tranquillizza e rasserena gli animi quella che l’assessore all’Ambiente del Comune di Tavarnelle Marco Rustioni fa emergere a seguito dell’incontro con uno dei più illustri sismologi universitari italiani, Maurizio Ripepe, uno dei relatori dell’iniziativa “Lo sciame sismico della zona Chianti”, organizzata dal Comune in collaborazione con l’Osservatorio polifunzionale del Chianti. Una teoria che tranquillizza la popolazione in virtù di due episodi di sciame sismico che a distanza di poche settimane hanno disseminato il panico in tutto il Chianti. 

“Abbiamo accompagnato un evento preoccupante come il terremoto – spiega l’assessore –ad un percorso culturale di crescita e informazione rivolto a tutta la popolazione, l’incontro è servito ad illustrare ragioni e contesti storico-scientifici degli eventi che hanno comprensibilmente e imprevedibilmente diffuso paure e timori tra i cittadini”. Oltre al sindaco David Baroncelli, tra gli esperti che hanno preso parte all’incontro anche Gilberto Saccorotti e Carlo Meletti dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia, Andrea Fiaschi della Fondazione. Prato Ricerche e Christian Baccani, rappresentante della Protezione Civile di Firenze.