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Trappole ad anello contro le processionarie

Verranno installate a metà tronco per impedire la discesa a terra dei bruchi. Prima sperimentazione in Toscana

Il Comune dichiara guerra alla processionaria del pino. La proliferazione dell'insetto sarà contrastata con un metodo innovativo applicato per la prima volta in Toscana. Il sistema alternativo è stato adottato in via sperimentale in alcune aree pubbliche di Tavarnelle e realizzato dal gestore del servizio Quadrifoglio. “Si tratta di un sistema di trappole, applicato direttamente sui tronchi degli alberi – spiega l'assessore all'ambiente Marco Rustioni - che impedisce la discesa a terra dei bruchi di processionaria del pino. Lo strumento si affianca alla rimozione meccanica dei nidi presenti sulle alberature infestate”. 

Le trappole installate per il momento nelle aree verdi di piazza Cresti e in via Aldo Moro serviranno ad intercettare le processioni nel momento in cui stanno scendendo verso terra, fermandole mediante sistemi di bloccaggio differenti. 


“In alcuni casi - aggiunge Serena Losi dell'Ufficio ambiente del Comune - sono collanti specifici, non nocivi alla pianta, inseriti in un anello applicati intorno al tronco, in altri abbiamo collocato grandi sacche atte ad accogliere i bruchi. I sacchetti, contenenti della terra, simulano la tendenza naturale delle processionarie ad interrarsi”. Domani le trappole saranno collocate anche nell'area verde della pista di pattinaggio di San Donato in Poggio. Nel frattempo gli operatori Quadrifoglio stanno intervenendo con la rimozione meccanica dei nidi sugli alberi giungendo all'eliminazione di poco meno di un centinaio di nidi su tutto il territorio comunale".