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Integrazione, i migranti e l'arte di fare la pizza

Un corso da lunedì 13 febbraio alla Rampa con i volontari del circolo. A breve partirà anche un corso di djembè condotto dai migranti nella Blue Room

Migranti alle prese con la cucina made in Italy. Una nuova esperienza e una nuova opportunità di integrazione e conoscenza per i giovani profughi che vivono a Tavarnelle. A metterla in campo è il Circolo La Rampa che organizza un corso per pizzaioli rivolto ai ragazzi nigeriani, ospiti del Centro di accoglienza di Sambuca, che si sono resi disponibili.

L'iniziativa durerà un mese a partire dal 13 febbraio. I mastri pizzaioli che insegneranno tecniche e segreti della preparazione e della cottura di uno dei piatti simbolo della cucina italiana saranno gli stessi volontari del circolo La Rampa.

Per il presidente de La Rampa Anna Canocchi si tratta di “un'esperienza e un'attività che agevolerà l'inserimento nel tessuto sociale del territorio, oltre a fornire loro strumenti e conoscenze che possano rivelarsi utili in una prospettiva futura”.

“Il percorso di integrazione in favore dei migranti ospiti a Sambuca – aggiunge il sindaco David Baroncelli - sta ottenendo risultati significativi e questo grazie al lavoro costante e capillare portato avanti dalla rete di collaborazione attivata con la Misericordia e le altre associazioni di volontariato locale, il nostro intento è quello di rafforzare l'identità di una comunità coesa, responsabile, partecipe, valori che vanno coltivati costantemente”.

Tante le iniziative messe in campo per favorire il processo di integrazione tra cui il progetto A Piede libero cui ha scelto di aderire la Misericordia di Tavarnelle e Barberino, che gestisce il piano di accoglienza coordinato dalla Prefettura di Firenze.

Inoltre è in partenza un corso per imparare a suonare lo strumento del djembe nei locali della rinnovata Blue Room condotto dai migranti.