Cultura

Giuliano Ghelli, tra colori e sacralità

L'antologica dal titolo "I segni della memoria" apre i battenti venerdì 30 giugno negli spazi della Pieve di San Piero in Bossolo

Giuliano Ghelli

Tutto pronto per l'antologica I segni della memoria, che aprirà i battenti il 30 giugno, a partire dalle15.30 negli spazi della Pieve di San Piero in Bossolo. La mostra è organizzata dalla Pro Loco di Tavarnelle e dagli Amici del museo di arte sacra.

Arte, spiritualità e gioco si intrecciano nella retrospettiva dedicata al pittore e scultore Giuliano Ghelli. Il pensiero libero e fantasioso del maestro toscano, ripercorso e valorizzato in un luogo sacro di Tavarnelle, si esprime in tutta la sua eclettica vitalità nella Pieve millenaria di San Piero in Bossolo.

Una mostra con la quale la comunità di Tavarnelle vuole ricordare il grande pittore, scomparso alcuni anni fa a San Casciano. “Il nostro obiettivo - spiegano i curatori - è quello di promuovere e diffondere la conoscenza di un grande protagonista dell’arte contemporanea toscana e nazionale come Giuliano Ghelli, uomo di profonda sensibilità, artista dai mille talenti riconosciuto e apprezzato in Italia e all’estero. Nonostante la notorietà, il maestro ha tenuto salde le proprie radici nel Chianti dove ha abitato e prodotto per molti anni mettendo a disposizione del territorio e delle scuole l’atelier di casa”.

Ad ospitare la mostra il complesso architettonico della pieve. Tra le opere, rese disponibili dall’Archivio Giuliano Ghelli e dall’associazione culturale Dedalus, numerosi i quadri che ripercorrono parte della produzione dell’artista: le opere degli anni ‘80, i dipinti dedicati a Leonardo da Vinci, in occasione della mostra personale nel 1992 al Castello Sforzesco di Milano, le porte della fantasia, esposte nel 2008 nella Sala d’Arme in Palazzo Vecchio a Firenze e altre ancora.

“E’ davvero preziosa l’opera di valorizzazione che la Pro Loco e gli Amici del Museo di Arte Sacra in collaborazione con Don Franco Del Grosso stanno portando avanti per legare sempre più lo spazio della pieve, uno dei più prestigiosi sotto il profilo culturale e architettonico, all’arte contemporanea attraverso allestimenti originali e di qualità - commentano i sindaci David Baroncelli e Giacomo Trentanovi -  Del maestro Ghelli la mostra offre un punto di vista privilegiato anche come autore di sculture e installazioni. Di grande impatto infatti è l’allestimento che mette in primo piano una delle opere più ‘corali e pacifiche’ di Ghelli, l’esercito di terracotta”.

La mostra sarà aperta fino a domenica 30 luglio nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle 15,30 alle 19. Ingresso libero.