Attualità

Taglio e cucito per i migranti del Chianti

Nuove opportunità nel processo di integrazione: nella Casa delle Associazione un laboratorio sul riciclo dei materiali

A San Casciano nasce un laboratorio dove cucire relazioni, riciclare tessuti e realizzare nuovi abiti nel segno dell’accoglienza e del rispetto per l’ambiente. Dopo l’arte della legatoria e del restauro del libro, la passione per il canto corale e il calcetto, l’impegno nella tutela e nella pulizia del verde, le attività sociali al fianco dei bambini e dei diversamente abili, è l’abilità sartoriale a rivelare un altro piccolo tesoro nascosto tra le mani di alcuni dei migranti che soggiornano presso il centro di accoglienza di viale San Francesco. Inserito nel piano di ospitalità gestito da Oxfam, il percorso di integrazione, promosso dal Comune di San Casciano in collaborazione con le associazioni locali, svela un'altra interessante particolarità. Una nuova occasione di integrazione e conoscenza che si pone l’obiettivo di mettere in contatto i trentadue giovani profughi, provenienti dal Pakistan e da altri paesi dell’Africa, con la comunità sancascianese.

L’idea, sorta dalla collaborazione tra il Comune e l’associazione Forum Cittadini insieme, con il supporto del Centro del Riuso di Canciulle, è quella di attivare nei nuovi spazi della Casa delle associazioni di via Roma un laboratorio di riuso creativo dedicato al riciclo di oggetti, materiali, tessuti e vestiti usati. “E’ un progetto di grande valore sociale – ha spiegato l’assessore alle Politiche per l’integrazione Consuelo Cavallini – che possiamo realizzare grazie alla sensibilità dell’associazione Cittadini Insieme che da anni lavora nel settore dell’integrazione, il laboratorio è aperto a tutti e permetterà di sperimentarsi nell’arte del cucito utilizzando e rivisitando tessuti riciclati, abiti usati, oggetti vintage che provengono dal centro del riuso di Canciulle”. L’iniziativa, che è stata presentata questa sera presso la sala delle conferenze della biblioteca dall’assessore Cavallini, partirà nel mese di ottobre.

Fuggiti dal paese di origine a causa di situazioni complesse e pericolose legate a discriminazioni razziali, azioni persecutorie, guerre e conflitti di portata internazionale, i migranti rimarranno a San Casciano per il periodo necessario ad ottenere lo status di rifugiato e i relativi documenti.