Attualità

Staffetta antifascista dal Chianti alla Versilia

Il Comune teatro della strage di Sant'Anna aderisce alla Carta chiantigiana fondata nel 2019, che così estende la propria rete istituzionale

La Carta antifascista del Chianti, fondata nel dicembre 2019, estende e rafforza la propria rete istituzionale in Toscana: entra a far parte del primo nucleo dei soggetti promotori, tra amministrazioni comunali, organizzazioni sindacali e sezioni Anpi del Chianti, il Comune di Stazzema. Il sindaco Maurizio Verona ha ufficializzato l’adesione al documento e agli obiettivi che lo caratterizzano in occasione del 76° anniversario della Festa della Liberazione.

Il sindaco di Stazzema, riferisce una nota del Chianti fiorentino, aveva avuto l’occasione di conoscere l’esperienza della Carta e il sistema di rete e azioni comuni contro il fascismo e le discriminazioni lanciata dal Chianti partecipando ad un incontro on line che i firmatari del documento avevano organizzato alcune settimane fa per esprimere solidarietà al primo cittadino, ideatore dell’Anagrafe nazionale antifascista. 

Sant’Anna di Stazzema, frazione del Comune dell’alta Versilia, fu teatro di uno degli eccidi più efferati che la storia del secondo conflitto mondiale abbia conosciuto. In questa piccola località montana il 12 agosto 1944 furono massacrate 560 persone di cui 130 bambini per mano nazifascista. La Carta antifascista è stata sottoscritta dai Comuni di San Casciano in Val di Pesa, Greve in Chianti, Barberino Tavarnelle, Impruneta, Bagno a Ripoli le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil del Chianti e le sezioni Anpi di Bagno a Ripoli, Impruneta, Mercatale, Barberino Tavarnelle.