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"Sono i piccoli comuni a mantenere lo Stato"

Il sindaco Baroncelli sbotta dopo la beffa del fondo di solidarietà: 800mila euro di tasse a fronte di 69mila euro di trasferimenti

Solo due anni fa ammontava a oltre 500mila euro, nel 2014 scendeva a 314mila euro e nel 2015 finisce per essere drasticamente ridotto a 69mila euro. Il fondo di solidarietà, costituito da risorse stanziate dal governo centrale destinate al Comune di Tavarnelle, tocca il minimo storico per un piccolo Comune del Chianti che dallo Stato chiede di essere sostenuto e non strangolato. E’ questa l’ennesima brutta notizia che, inserita nel quadro generale dei tagli ai trasferimenti statali, fa andare su tutte le furie il sindaco di Tavarnelle David Baroncelli.

“Una situazione kafkiana – ha commentato il sindaco – perchè ci troviamo di fronte ad una realtà di circa 8mila abitanti costretta di fatto a mantenere lo Stato, laddove quest’ultimo al contrario viene meno al proprio ruolo di supporto nei confronti degli enti locali”. Sono due le cifre che il sindaco prende a esempio per rilevare le forti difficoltà di bilancio nelle quali versa il comune chiantigiano e delineare l’incertezza del futuro del territorio in termini di pressione tributaria e capacità di investimenti. “Non sappiamo se ridere o piangere – ha continuato il sindaco nella propria analisi - pensando al rapporto che intercorre tra i 69mila euro, tanti gli euro che arriveranno dal fondo di solidarietà, e la somma che il Comune versa allo Stato per alimentare proprio questo fondo e che viene prelevata dall’Imu che versano i contribuenti di Tavarnelle: quasi 800mila euro; come se non bastasse quest'anno si aggiunge l'Imu agricola cui corrisponde l'ennesimo taglio del governo ai trasferimenti statali”. Una mannaia, dunque, che secondo il sindaco per Tavarnelle può significare una sola cosa: incapacità di garantire servizi, investimenti e mantenere inalterate tasse e tributi.