Un progetto innovativo che attraverso il gioco degli scacchi permette di imparare meglio anche la matematica.
Calcolare le mosse di torri e regine serve anche ad imparare la logica. Giovedì 28 aprile, sarà l'Ippolito Nievo di San Casciano, la scuola media di via della Libertà, a scoprire i talenti sancascianesi tra i trenta studenti che hanno partecipato al progetto educativo, promosso dal Comune e dall'Istituto comprensivo di San Casciano, in occasione del torneo di scacchi che conclude il giro di otto lezioni rivolte ai ragazzi di prima, seconda e terza media.
Una lezione diversa in cui la sfida giocata sul piano degli scacchi diventa uno strumento didattico e interdisciplinare.
"In realtà non solo un gioco ma uno strumento educativo con obiettivi e funzioni specifiche - dice il sindaco Massimiliano Pescini – nella sfida degli scacchi non vince chi è fortunato ma chi ha riflettuto meglio, ha calcolato le proprie mosse, ha elaborato le strategie più adeguate, il gioco insegna e favorisce la costruzione logica, la concentrazione e la relazione con gli altri; interessante inoltre il fatto che il corso sia stato tenuto da due docenti di musica e arte, appassionati di scacchi; il tavolo degli scacchi è simile ad un piano cartesiano, molte sono le analogie che si riscontrano tra la musica, l'arte e la matematica, scienza quest'ultima che si ritrova in diverse materie e offre ai nostri studenti l'occasione di imparare trasversalmente appassionandosi e divertendosi in classe".
I ragazzi che hanno aderito all'iniziativa hanno partecipato alle lezioni di scacchi dalla durata di circa 1 ora e mezza. Le scacchiere sono state fornite dalla Federazione Italiana Scacchi in collaborazione con il Gruppo Scacchi di di Firenze.
I ragazzi hanno mostrato più che un interesse verso questa proposta che dietro il gioco, per quanto avvincente, nasconde la risorsa e lo strumento educativo di un fine esercizio intellettivo.