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Sboccia il Giaggiolo, la new economy di Greve

Percorso di riscoperta e valorizzazione economica della pianta tipica chiantigiana. A San Polo molti eventi dedicati ai molteplici usi dell’iris

Sarà la Festa del Giaggiolo dal 3 al 5 Maggio a riscoprire la  green economy del comune grevigiano con musica, escursioni, competizioni sportive, arte, libri e buona cucina. 

Profumo, liquore e persino antidolorifico. La radice o “gallozola” del giaggiolo è un rimedio naturale per alleviare il dolore dei piccini durante la fase di dentizione, avendo naturalmente un leggero effetto antidolorifico.

“La coltivazione del Giaggiolo – commenta l’assessore alle attività produttive Gionni Pruneti - si integra con le altre coltivazioni tipiche delle colline del Chianti, vite e olivo, infatti ad essa vengono destinate le estremità dei campi terrazzati oppure le cosiddette “piagge”, nella nostra idea di new economy incentrata sulla agricoltura plurale e diversificata potrebbe avere uno spazio rilevante, considerate le tante proprietà dei rizomi, i bulbi essiccati, sia in campo medico sia in quello cosmetico”. 

Il Giaggiolo, coltivato sin dall’'800, è stato usato per secoli in preparazioni di vario tipo per alleviare la tosse, contrastare gli effetti del morso della vipera, oltre che come profumo, cosmetico e ingrediente per la preparazione di marmellate e dolci. Una risorsa tutta da riscoprire grazie al percorso di valorizzazione delle tipicità locali, portato avanti da anni dal Comitato turistico San Polo in collaborazione con il Comune di Greve.