Attualità

Sei richiedenti asilo imparano a rilegare libri

L'arte tradizionale dei sancascianesi è stata trasmessa ai giovani stranieri dall’artigiano Guido Lapini e dall’ex insegnante Stefania Mori

Ci sono i colori del mediterraneo nei libri realizzati dai migranti artigiani. Nella fucina creativa, gli strumenti del mestiere, ago e filo, passano da una mano all’altra, diretti dalle mani dei sei diciottenni ospiti del Centro di accoglienza di San Casciano.

Muitaba Djallo, Mamadou Oury, Allasan Djallo, Lamarana Bah, Seydou Bengaly, Yaya Coulibay hanno iniziato da alcune settimane ad apprendere l’arte della legatoria nell’ambito di uno specifico laboratorio articolato su un ciclo di lezioni pratiche. Sotto la guida dei maestri, l’artigiano Guido Lapini e l’ex insegnante Stefania Mori.

“Ogni libro porta e rappresenta qualcosa della loro personalità – dice l’assessore alle politiche per l’integrazione Consuelo Cavallini - di un’identità che cerca uno spazio, un’occasione per rinascere e iniziare una nuova vita, ogni quaderno realizzato è un pezzo della loro vita che condividono con gli altri e mettono in viaggio”.

L’attività laboratoriale di rilegatoria artigianale è uno dei tanti interventi a favore dell’integrazione realizzati dal Comune in collaborazione con la cooperativa Oxfam, che gestisce il centro di accoglienza di San Casciano, le associazioni e i volontari locali, in base ad una specifica convenzione, promossa dalla giunta Pescini.