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San Casciano mappa gli alberi secolari

Il più antico ha circa 300 anni. Si tratta di un leccio situato nell'area di Decimo. Lo studio inserito nel quadro conoscitivo del Piano strutturale

Ha 300 anni l'albero più antico di San Casciano, un leccio situato nell'area di Decimo.

Non a caso negli anni ha acquisito anche un nome dai sancascianesi che lo hanno ribattezzato “La Leccia”.

E' uno degli otto alberi monumentali presenti sul territorio, individuati e mappati nell’ambito del quadro conoscitivo del Piano strutturale, strumento urbanistico adottato dal consiglio comunale di San Casciano unitamente al piano operativo.

Lo studio è stato effettuato su richiesta del Comune dagli agenti forestali e individua la presenza di alberi secolari che possiedono tra i 200 e i 300 anni. Si tratta di lecci, cipressi, corbezzoli, palme, querce, cedri del Libano, roverelle, situati in aree pubbliche e private. L'albero più elevato ha una quota pari 20 metri di altezza ed è un cipresso. Il Comune è in possesso di tutti i dati che definiscono le caratteristiche di pregio di questi alberi davvero speciali. E' stata redatta una scheda particolareggiata per ogni pianta secolare in cui si profila un identikit della pianta con la tipologia arborea e altri dati specifici (diametro, altezza, peculiarità del fusto, posizione, età presunta).

 “Il lavoro - dichiara l'architetto Barbara Ronchi del servizio Urbanistica e Edilizia del Comune - fa parte di un’attività di mappatura, inserita nel Piano Strutturale, che, comprende percorsi storici, sentieri escursionistici, emergenze architettoniche nel territorio aperto con l'obiettivo di diffondere la conoscenza e la diffusione di tutti gli elementi di pregio per la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e storico-culturale che rendono unica al mondo l’area del Chianti”.