Attualità

La vita indipendente si impara in casa

Un appartamento donato da un cittadino a disposizione di un gruppo di giovani e di adulti diversamente abili al lavoro per imparare ad autogestirsi

Gli inquilini sono tutti ragazzi e adulti dai 18 ai 30 anni seguiti dai servizi sociali dei Comuni di San Casciano, Barberino e Tavarnelle. Insieme sperimenteranno la quotidianità della giornata attraverso l’attuazione di azioni pratiche come fare la spesa e acquisti finalizzati, preparare il pasto, riordinare e riassettare casa, dedicarsi al giardinaggio nell’aiuola condominiale, rimuovere le erbacce, seminare piante o bulbi. 

SI tratta di giornate speciali che arricchiscono il cammino, la crescita e l’inserimento nel tessuto sociale dei soggetti diversamente abili con problematiche e patologie di carattere cognitivo. L’appartamento, concesso al Comune da Fabio Cantini, in via della Libertà nei pressi del centro storico di San Casciano, ospiterà una decina di ragazzi e adulti.

“E’ il primo intervento concreto - commentano le assessore alle Politiche sociali Elisabetta Masti e Giulia Casamonti - che l’Unione comunale realizza pensando al ‘dopo di noi’, un tema che iniziamo ad affrontare insieme creando un gruppo trasversale e inserendolo in un percorso di vita autonoma e di socializzazione all’interno di questa abitazione, messa a disposizione da Fabio Cantini”. 

All'inizio i ragazzi abiteranno la casa durante il giorno con una frequenza bisettimanale alternata. Ma l’Unione comunale tende a costruire gradualmente un futuro che vada oltre il durante noi. “Il nostro obiettivo - aggiungono le assessore - è quello di offrire ai gruppi di disabili coinvolti dal progetto la possibilità di vivere un’esperienza residenziale. Coabitare significa stimolare la crescita e il senso di appartenenza ad una comunità”.

Al fianco dei loro tutor, operatori qualificati della Fondazione Nuovi Giorni, della Cooperativa Arca e i volontari del Servizio Civile, i ragazzi impareranno a vivere ogni momento della giornata puntando a potenziare il loro livello di autonomia. “Piccoli passi - concludono che ognuno è stimolato a compiere individualmente o nell’ambito del gruppo, con attività diurne, volte a sostenere la crescita attraverso esperienze concrete e la costruzione di relazioni”. Le assessore rivolgono un ringraziamento al cittadino che ha concesso la propria casa per realizzare il progetto.