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Carnevale sancascianese, vince la Torre

"Chi troppo vuole nulla stringe", la leggenda con morale del mugnaio raccontata ai bambini incanta la giuria. La Torre al primo posto del podio

Una novella contadina, come avveniva una volta, con le parole rassicuranti di un nonno che si rivolge ai bambini con ferma dolcezza. 

La storia del mugnaio avido che 'troppo vuole e nulla stringe', messa in scena dalla Torre, prende corpo al cospetto della giuria, in un crescendo di emozioni, grano, danza, mietitura, acqua scrosciante, realizzata con i colori di tessuti setosi e l'allegria di bimbi e bimbe danzanti. Il mulino scandisce il tempo, mentre l'incantesimo della strega che trasforma il mugnaio arrogante in uno spaventapasseri ha già conquistato i nove giurati. 

La Torre, incredula, si porta a casa, dopo la vittoria dello scorso anno, un palio da novantanove punti. 

Per il capocontrada Stefano Fornera che da ieri sera esulta insieme ai compagni torrigiani il successo è da legare alla drammaturgia fai da te, alla scelta di lavorare ad un testo ricorrendo alla fantasia e alla creatività dei contradaioli. 

"Vinciamo il Carnevale numero otto - commenta il capapocontrada - perché ci siamo divertiti a costruire insieme uno spettacolo che è riuscito ad emozionare, non ce lo aspettavamo, pensavamo fosse molto difficile ripetere il successo dello scorso anno e invece il risultato è arrivato". 

"Sono stati tutti straordinari - ha commentato il sindaco Massimiliano Pescini – le contrade ci hanno regalato grandi emozioni anche quest'anno, la vittoria morale appartiene a tutte loro".

Circa 8mila le persone che hanno affollato le vie del centro storico e piazza della Repubblica dove si è tenuta la spettacolare rievocazione storica narrata in rima dall'araldo Ugo Giulio.