Cultura

Anticipazioni sul Carnevale medievale sancasciane

La rinascita del Giglio, la contrada scommette sul ponte del Diavolo. ​Non hanno ancora gareggiato né ma nella contrada del Giglio c'è aria di vittoria

La contrada che alcuni mesi fa si dava per spacciata, non sembrava avere forze nè idee da far convergere nel vortice dei temi e delle prospettive della manifestazione, si rimbocca le maniche. 

Al Carnevale medievale sancascianese, l'appuntamento che il comune chiantigiano si prepara ad accogliere e celebrare, come di consueto, con una scenografica rievocazione storica che ripercorre e si ispira alle vicende della battaglia di Castruccio Castracani, il Giglio avrà un ruolo da protagonista.

Ora nel cantiere in cui stanno fervendo i preparativi, mai come quest’anno tanti sono i giovani all’opera nella realizzazione del carro, dei costumi, degli oggetti scenici, nella rappresentazione teatrale, la carta vincente sta prendendo forma. L’asso nella manica è una squadra di ventenni. 

Cinque giovani studenti e lavoratori Guido Rizzi, Matteo Baroni, Guido Chiti, Alberto Viccaro e Gemma Pennacchi, danno nuova linfa al gruppo gigliato condotto artisticamente da Stefania Belli. All’ottava edizione del Carnevale medievale sancascianese, promosso dal Comune, organizzato dal Laboratorio Amaltea con il contributo di ChiantiBanca, la contrada che mette insieme una sessantina di volontari parteciperà con l’affresco storico di un mito, di una leggenda tratta dall’epoca medievale, la cui ricostruzione drammaturgica e scenica si dipanerà intorno al fulcro del carro, caratterizzato da parti mobili e meccaniche.

“La vittoria – commenta Guido Rizzi - è il contributo che ognuno, per le proprie competenze, ha potuto dare e sta dando, è questa la risorsa grazie alla quale siamo ripartiti con un nuovo entusiasmo e che ci permetterà di affrontare la sfida con uno spirito compatto e unito”.

L’idea prefigura un grande spettacolo a tinte red. Il tema scelto è quello del ponte del diavolo, il compromesso tra un popolano e il diavolo, rivisto e rivisitato con un coup di theatre, un risvolto nel finale che coinvolgerà il pubblico emotivamente.