Attualità

Nuova normativa per bruciare gli scarti

La Regione Toscana ha pubblicato la regolamentazione che riguarda anche tutti i Comuni del Chianti

Vale anche per tutto il territorio del Chianti la nuova normativa regionale che prevede l'”abbruciamento” degli scarti delle lavorazioni agricole e forestali senza bisogno di autorizzazioni e di ordinanze dei Comuni.

Regola decisamente interessante per un territorio a carattere prettamente paesaggistico come il Chianti. Gli scarti non vengono più considerati "rifiuti" e pertanto possono essere bruciati ma secondo normative ben definite. La nuova legge infatti afferma che la raccolta e "abbruciamento" in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri steri per ettaro dei materiali vegetali agroforestali effettuati nel luogo di produzione "costituiscono normali pratiche agricole consentite per il reimpiego dei materiali come sostanze concimanti o ammendanti", e non attività di gestione dei rifiuti.

Naturalmente, permane il divieto di bruciare gli scarti nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi che in Toscana termina quest'anno, salvo proroghe, il 31 agosto prossimo. Come del resto, nel casoin cui i Comuni e le altre amministrazioni competenti in materia ambientale sospendano, differiscano o vietino la combustione dei materiali vegetali all'aperto in caso di condizioni meteorologiche, climatiche o ambientali sfavorevoli e in tutti i casi in cui da tale attività possano derivare rischi per la pubblica e privata incolumità e per la salute umana.

"E' un cambiamento positivo – ha commentato l'assessore all'agricoltura e foreste della Regione Toscana Gianni Salvadori – che abbiamo sostenuto come Regione, perchè la Toscana ha sempre considerato l'abbruciamento controllato dei residui agroforestali, come ad esempio le potature, una normale pratica agricola disciplinandola nell'ambito della propria normativa forestale."