Cultura

Natale, alla scoperta dei presepi

Tante opportunità in un unico percorso artistico. Tra le chiese, le piazze medievali e i palazzi rinascimentali, presepi unici da non perdere

A Barberino, San Casciano e Tavarnelle la scena della Natività, raffigurata nelle forme più diverse, animata, vivente, fatta a mano, diventa un’occasione speciale per celebrare il Natale e scoprire le abilità artigianali e i tesori religiosi e storico-artistici del ricco patrimonio culturale di cui è caratterizzato il territorio. 

I sindaci David Baroncelli, Giacomo Trentanovi e Massimiliano Pescini invitano cittadini e visitatori ad esplorare la via dei presepi nel Chianti “come momento di arricchimento culturale e di valorizzazione di un’antica tradizione religiosa destinato a tutta la famiglia”. 

Nel borgo di San Donato i presepi da visitare sono due, realizzati entrambi da cittadini e artigiani del paese con materiale di recupero. Il primo è allestito nelle cantine storiche di Palazzo Malaspina e si estende su una superficie di 14 mq. Legno tratto da vecchi pancali e oggetti di arredo danno forma alla scena centrale, al mulino in funzione, mentre il contesto paesaggistico, le montagne e il deserto sono realizzati in pietra calcarea, la roccia più comune presente nelle terre del Chianti. L’acqua scorre realmente per rendere vivo il fiume e l’area rurale che ricorda quella di una campagna chiantigiana con gli attrezzi e i marchingegni di una volta. Il secondo è esposto all’esterno dell’antica pieve di San Donato ed è il capolavoro di un fabbro, Paolo Melani, che ha intagliato il ferro per riprodurre i personaggi della sacra famiglia a grandezza naturale L’ideatore dei due presepi è Francangelo Saccardi, supportato nella realizzazione da Giovanni Biagini e Corradino Ninci. 

Anche Barberino Val d’Elsa ha i suoi presepi d’autore, firmati di cittadini e dai fedeli che li hanno allestiti all’interno e all’esterno della Chiesa di San Bartolomeo, fulcro del castello medievale. Luci, suoni e movimenti meccanici arricchiscono la Natività collocata tra le navate della Propositura di Barberino. Suggestiva anche la composizione, a grandezza naturale, collocata in una grande grotta costruita nel giardino della chiesa. 

I sindaci consigliano una visita anche alla pieve di Sant’Appiano, gioiello dell’arte romanica, che ospita il suo presepe sull’altare. Passando alle colline sancascianesi l’antica pieve di Santa Cecilia a Decimo propone un presepe vivente, in programma domenica 21 dicembre dalle16 alle 20. Il tour invita ad ammirare i bellissimi presepi realizzati dalla parrocchia di Santa Maria ad Argiano, nella stalla adiacente alla chiesa, dal convento dei Cappuccini e delle Clarisse accanto alla Torre del Chianti. Altre due tappe obbligate sono il grande presepe esposto all’esterno della Propositura di San Casciano e la mostra che raccoglie sugli altari della chiesa di Santa Maria sul Prato una collezione di antichi Gesù Bambini, prototipi in cera realizzati dal 1700 fino ai giorni nostri.