Attualità

Mondo vitivinicolo contro Rossi

Fa discutere il nuovo piano paesaggistico della Toscana. Il Consorzio del Chianti Classico chiede al Governatore un passo indietro

“Mi spiace dover dare un giudizio negativo sul lavoro di tanti professionisti, ma si è persa una grande occasione per costruire uno strumento efficace in grado di coniugare lo sviluppo alla tutela del territorio. Ci troviamo di fronte a una proposta incoerente, condizionata da pesanti valutazioni ideologiche. Così com’è scritta, sarebbe capace solo di ingessare l’economia agricola”. Lo ha affermato nei giorni scorsi in una nota, il presidente del consorzio del Chianti classico Sergio Zingarelli, in merito al piano paesaggistico della Toscana, contenuto all’interno del Pit.

Un Piano Regionale che fin dalla sua approvazione ha fatto discutere, in virtù di alcuni riferimenti proprio al mondo del vino e soprattutto della zone con vitigni. Lo stesso Zingarelli, come si è appreso, ha sottoscritto insieme agli altri consorzi vitivinicoli toscani un appello al governatore Enrico Rossi affinché ripensi radicalmente la filosofia e la normativa del Piano. “Più rileggiamo il piano – aggiunge – più emergono criticità e palesi incongruenze, sia nella parte normativa che in quella analitica. Se lo spirito della legge era quello di promuovere la tutela del paesaggio coinvolgendo le aziende, e non imponendo loro ulteriori regole e prescrizioni, allora non si capisce perché, in tutte le tremila pagine non vengano mai indicati quali strumenti finanziari o normativi possono essere utilizzati a questo scopo”. Non solo: per Zigarelli l’esperienza dimostra che i migliori risultati non si ottengono irrigidendo la burocrazia ed i vincoli, ma cercando di stimolare e promuovere, anche finanziariamente, le buone pratiche.