Attualità

Marco Poli rimane al suo posto

Il dirigente scolastico mette fine alla "battaglia" dopo la beffa dell'annullamento del concorso: vuole una scuola al passo coi tempi

E' stata finalmente messa la parola fine alla complessa vicenda che ha coinvolto il preside dell’istituto comprensivo di San Casciano, Marco Poli, cioè uno dei 22 “beffati” che rischiavano di perdere il proprio posto di lavoro a causa del concorso per dirigenti scolastici nella Regione Toscana, svolto nel 2011 e annullato nel 2014 da una Sentenza del Consiglio di Stato per un'irregolarità formale nella procedura di individuazione del sostituto del Presidente della Commissione. Il dirigente rimarrà a San Casciano nel suo ruolo, dopo aver superato positivamente la prova di esame orale: “Sono contento - ha affermato Poli - di poter continuare a lavorare insieme e per gli studenti di San Casciano, dopo aver trascorso mesi non semplici da un punto di vista umano e professionale, il mio ringraziamento sincero va a tutta la comunità, al personale scolastico, ai docenti, all’amministrazione comunale, il mio pensiero adesso è rivolto ai ragazzi con i quali inizieremo tra qualche giorno un anno entusiasmante”.

Una notizia che è stata accolta in maniera molto positiva anche dal Comune di San Casciano: “L'amministrazione comunale – ha detto il sindaco Massimiliano Pescini - ha cercato, dopo aver conosciuto la questione, di far capire alle istituzioni competenti la vicenda che vedeva coinvolti il nostro dirigente ed altri colleghi. Alla fine ha prevalso la ragionevolezza, grazie alla sensibilità del governo, del parlamento e del mondo della scuola”. Il percorso di crescita e di apprendimento incentrato sulle potenzialità e sulle aspirazioni degli alunni è il punto di forza del lavoro didattico e metodologico portato avanti da Marco Poli. Tra gli obiettivi raggiunti l’introduzione nelle aule dell’innovazione tecnologica, con il progetto Classi 2.0, l’acquisto di decine di Lim, l’installazione di postazioni multimediali e la connessione a internet veloce, l’introduzione della sezione musicale e l’apertura della bottega artigiana che ha permesso agli alunni di imparare attraverso il patrimonio di conoscenze degli artigiani del territorio i mestieri di una volta, scambi culturali con i paesi europei.