Cultura

L'archivio Corsini trasferito nel Chianti

I dodicimila volumi sono adesso all'interno di Villa Le Corti a San Casciano, per un progetto culturale di ampio respiro

L’ultimo millennio della bellissima, complessa, spesso turbolenta storia del nostro Paese, ripercorso in mille e duecento metri lineari di filze, registri, carte, pergamene, libri, che ammontano a oltre 12mila unità, raccolte nel prezioso archivio della Famiglia Corsini, dopo tre secoli, lascia il fiorentino Palazzo Corsini al Parione, sul Lungarno omonimo, per la nuova sede di Villa Le Corti, a San Casciano Val di Pesa.

Villa Le Corti, che fu il primo grande edificio voluto dalla famiglia visto che Bartolomeo Corsini affidò il progetto al pittore e architetto Santi Di Tito, uno fra i massimi maestri toscani della metà del Cinquecento, ospiterà dunque uno dei tesori più importanti che la Toscana può vantare.
Il trasferimento nelle Colline del Chianti, avvenuto sotto la tutela della Soprintendenza Archivistica per la Toscana,
è stato cofinanziato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e coordinato dal dottor Aubrey Westinghouse.

“Portare un nome che ha tracciato una storia lunga un millennio è certamente fonte di grande responsabilità. Abbiamo deciso il trasferimento dell’Archivio - ha fatto sapere Filippo Corsini, Presidente del Comitato per la Fondazione Corsini - che documenta questo lungo percorso, guardando al futuro nel solco della tradizione che vede il primogenito prendersi cura della memoria di famiglia. Oggi la nostra storia è custodita a Villa Le Corti dove, accanto alla residenza e la cantina, progettata come un’unica fabbrica da Santi di Tito, su una proprietà acquistata nel 1427 sorge la Cappella Corsini. Siamo certi che gli ingredienti per favorire l’accesso agli studiosi ci siano tutti: la prossimità con Firenze, il silenzio della campagna chiantigiana e, perché no, un ottimo vino e la buona tavola”.