Attualità

Quaranta lavoratori del cotto rischiano il posto

Sindacati sul piede di guerra e tavaolo in Regione per negoziare sulla sorte dei lavoratori della Sannini dopo la messa in liquidazione

Al tavolo convocato per domani nella sede della Regione Toscana ci saranno i sindacati, le rsu e il rappresentante dell'azienda nata nel 1910. Lo hanno annunciato Fillea Cgil e Filca Cisl in una nota in cui si spiega che la ditta, in crisi da diversi anni, "conta circa quaranta dipendenti" ed "è stata messa in liquidazione volontaria per cessazione di attività poco prima dell'estate"

Di incontri, dicono i sindacati, ce ne sono stati già diversi anche in sede istituzionale per cercare di trovare una soluzione alternativa a quella dei licenziamenti, cercando anche soggetti esterni alla salvaguardia del marchio. Per ora, però, nulla si è mosso e i primi a rischiare sono i dipendenti dopo "l’annuncio dell'avvio delle procedure per licenziamento collettivo di tutto il personale".

Nella stessa nota, le organizzazioni sindacali spiegano che "vanno in tutti i modi trovate soluzioni occupazionali in loco e di reddito per chi è rimasto senza lavoro, uomini e donne di 45 anni e oltre in media". La chiusura dell'azienda, si legge ancora, "sarebbe la sconfitta dell'imprenditoria locale del settore, incapace di fare sistema e di unirsi contro la crisi, ma anche la sconfitta, l’ennesima, della comunità chiantigiana e fiorentina, che ha già perso dal 2012 al 2016, oltre 200 occupati del settore del cotto".