Lavoro

Testi, il presidio chiude "Ma ora ricollocamento"

Un pranzo ha sancito la chiusura del presidio ai cancelli del cementificio. La Cgil "Avanti per la ricollocazione e per la riconversione del sito"

Dopo 11 mesi e l'accordo per la formazione ed il ricollocamento dei dipendenti si è concluso il presidio permanente davanti al cementificio Testi a Greve in Chianti. A sancire l'evento è stato un pranzo sociale in cui i lavoratori hanno ringraziato il territorio per la solidarietà ricevuta.

Erano presenti Giulia Bartoli e Marco Carletti di Fillea Cgil, Laura Scalia responsabile territoriale Cgil, sindaci del Chianti e semplici cittadini, oltre a Valerio Fabiani, consigliere di Eugenio Giani delegato al lavoro per la Regione Toscana. 

La Cgil ha dichiarato in una nota "Fabiani ha riconosciuto come la mobilitazione abbia portato risultati importanti nell’accordo sindacale raggiunto, pur con l’amaro in bocca di non aver salvato lo stabilimento, e nella lotta per la responsabilità sociale delle imprese che vogliono lasciare un territorio"".

La vertenza del cementificio di Testi non è ancora conclusa però "C’è da portare avanti il percorso per la ricollocazione dei lavoratori e per la riconversione del sito" fanno sapere dalla Cgil.

A fine Agosto la Regione Toscana ha siglato l'accordo per il ricollocamento degli ex dipendenti del Cementificio Testi, sottoscritto anche dai sindaci di Greve in Chianti, San Casciano Val di Pesa, Barberino Tavarnelle, Impruneta e Bagno a Ripoli e condiviso dai sindacati Cgil, Cisl e Uil e da Confindustria, Cai, Cna, Coldiretti, Confartigianato, Confapindustria, Unione degli agricoltori, Confesercenti e Camera di commercio di Firenze, Chiantiform.