Attualità

Paese che vai, biodiversità che trovi

Il Comune elabora un piano di valorizzazione per la riscoperta delle tradizioni e delle produzioni chiantigiane. Tracciata la mappatura delle tipicità

Paese che vai sapore che trovi. Il Comune continua ad investire sulle opportunità economiche e turistiche legate ai processi agricoli della biodiversità. Riscoprire l’identità rurale del territorio attraverso il rilancio di una campagna di promozione e di un cartellone di eventi che mette in vetrina, per un intero anno, la qualità e la tipicità dei prodotti e delle tradizioni locali. E’ l’obiettivo del piano di valorizzazione elaborato per il 2017 delle eccellenze chiantigiane proposto dall’assessore alle attività produttive e al turismo Gionni Pruneti che conduce il suo lavoro in stretta collaborazione con le associazioni del territorio.

L’utilizzo dei grani antichi, in particolare il grano Senatore Cappelli, la tradizione del pane e della pasta artigianale a Strada in Chianti dove da oltre un secolo e cinque generazioni la storica famiglia Fabbri opera per diffondere su scala nazionale e internazionale i pregi e i vantaggi in termini di salute alimentare dei prodotti derivati dalla coltivazione del grano. Il giaggiolo e i suo molteplici impieghi, dal settore cosmetico al terapeutico, dall’alimentare all’artistico a San Polo in Chianti, frazione di Greve che vanta una delle coltivazioni più consistenti e note a livello europeo. La castagna, prodotto principe della montagna chiantigiana, che cresce copiosa tra i boschi di Lucolena, ai piedi del monte San Michele. La frittella di riso che si lega a Montefioralle, borgo medievale tra i più pregiati d’Italia, preparata secondo un’antica ricetta e una tradizione paesana che si coltiva da cinquant’anni.

“Ogni frazione del nostro territorio, che si caratterizza per vastità ed estensione geografica – ha spiegato l’assessore Pruneti – ricordiamo che Greve è connotata da sette frazioni confinanti con tre diverse aree, Firenze, Siena, Valdarno, ha una tipicità locale che la identifica sul piano paesaggistico ed enogastronomico. Il nostro lavoro è teso ad esportare le produzioni migliori non solo per mantenere vivo il patrimonio di culture e tradizioni che rendono unico il Chianti ma per incentivare l’appeal turistico e produrre una ricaduta economica sul tessuto ricettivo, agricolo e legato alla ristorazione”.

L’ufficio promozione del territorio ha già stilato il programma degli eventi per l’intero anno. Si parte con la tradizionale festa di San Giuseppe a Montefioralle, la Sagra della Frittella, in programma il 18 e il 19 marzo. La prima settimana di maggio, dal 4 al 7, è dedicata alla riscoperta del fiore del Giaggiolo a San Polo, mentre alla fine del mese, il 20 e il 21 maggio, sale sul palcoscenico delle eccellenze “I vini nel Castello” a Montefioralle. Il cartellone prosegue a giugno, dal 2 al 4, con “I profumi di Lamole” e l’8 luglio a Strada dove la comunità si ritrova intorno alla festa “Dalla spiga al piatto”. A settembre la scena è dominata da sua maestà il vino: la 47ma edizione dell’Expo Chianti Classico si terrà a Greve dal 7 al 10, e “Vino al vino” a Panzano dal 14 al 17, a Montefioralle “Montefioralle Divino” il 23 e il 24. La fiera di sapori, frazione per frazione, sale infine in montagna a Lucolena per la festa della castagna dal 20 al 22 ottobre.